Sono attualmente 133 i migranti ospitati nel Centro di prima accoglienza di Pantelleria. La struttura, allestita nella ex Caserma “Barone” dell’Esercito, ha una capienza massima prevista di 28 posti.
Si tratta di persone, di nazionalità tunisina, giunte negli ultimi giorni e in attesa di essere trasferite a Trapani per le necessarie attività di identificazione e i conseguenti provvedimenti da adottare nei loro confronti se non richiedenti asilo.
Alcuni di essi, giunti in precedenza, sono risultati positivi al Covid e se ne attende la negativizzazione mentre la maggior parte è sbarcata sull’isola tra il 13 luglio e la giornata di oggi. Si tratta di numeri che possono in sé apparire piccoli ma in percentuale é come se a Lampedusa ci fossero 1.700 persone contro le 350 previste.
Il Centro di prima accoglienza di Pantelleria, inoltre, non è un hotspot e quindi non fruisce della presenza costante di reparti inquadrati delle Forze dell’Ordine per la vigilanza della struttura e il mantenimento dell’ordine pubblico, come a Lampedusa. L’attività è affidata ai Carabinieri e ai militari della Guardia di Finanza normalmente in servizio sull’isola che devono, comunque, continuare ad assicurare gli altri servizi di loro competenza.
Dalle ultime notizie apprese, circa 50 migranti dovrebbero essere trasferiti nella giornata di oggi al CPR di contrada Milo a Trapani, alleggerendo così la “pressione” sul Centro di Pantelleria.