Due giornate per osservare i lavori degli archeologi e ascoltare dagli esperti notizie e spiegazioni sugli scavi in corso, carpendo la passione e l’impegno di chi, quotidianamente, riporta alla luce civiltà e reperti del passato. Le GEA, Giornate europee dell’Archeologia – nate dall’Inrap – permetteranno a tutti – professionisti e non – di poter scoprire i segreti di scavi e reperti.
Protagonista sarà il Parco archeologico di Segesta, che, guidato da Luigi Biondo, organizza due visite gratuite – sabato 18 e domenica 19 giugno – ai cantieri in corso, apprendendo notizie sugli scavi e ritrovamenti dalla viva voce degli archeologi impegnati nelle ricerche.
Sabato 18 giugno alle 10:00 e alle 11:00 visite gratuite a cantiere aperto allo scavo nel quartiere residenziale dell’antica Segesta, curato dall’università dell’Arizona e condotto sotto la guida dei professori Robert Schon e Emma Blake. Gli scavi cercheranno di rendere la conformazione delle abitazioni, delle abitudini e della vita quotidiana degli abitanti dell’antica città elima. I visitatori, a piccoli gruppi, potranno scoprire il lavoro sul campo grazie ai racconti degli archeologi.
Domenica 19 giugno alle 10:00 è invece in programma una visita guidata di un’ora (per massimo 30 partecipanti) a cura dell’ispettore onorario del Parco archeologico, Antonino Filippi, al cantiere di restauro della straordinaria Casa del Navarca che sta pian piano tornando alla luce. Attribuita al navarca Eraclio, ricchissimo armatore citato da Cicerone nelle Verrine, l’abitazione era una sorta di torre di avvistamento, da dove lo sguardo arrivava fino all’odierna Castellammare.
Qui i restauratori stanno lavorando per riportare alla sua originaria bellezza un’importante pavimentazione unica nel suo genere, una sorta di antico gioco illusorio a tessere romboidali a tre colori, “sectilia” marmorei (bianco, celeste e verde scuro) che raffigurano una sequenza concatenata di cubi dall’effetto tridimensionale, racchiusi da una cornice a treccia.
Negli stessi giorni è disponibile anche un programma di visite tematiche di CoopCulture, guidate e a pagamento che permetteranno di approfondire il Parco archeologico. Sabato alle 10:30 “Segesta dagli elimi al medioevo”, una visita dettagliata di oltre due ore per massimo 30 visitatori, un’occasione unica per conoscere la storia del sito nella sua complessità storica e morfologica. Si scoprirà così che l’antica Segesta sembra sia nata dai troiani in fuga, e popolata dai misteriosi Elimi.
Segesta è un sito molto grande ma il percorso avverrà con i bus di trasporto interno che dal tempio dorico sul Monte Barbaro condurranno fin sull’Acropoli nord, dove sorge il Teatro. Visitati anche i resti della Segesta medievale – le mura, il castello, la moschea ed il borgo sommitale – si raggiungerà l’Antiquarium riallestito lo scorso anno.
Mentre domenica alle 11:30 sempre per massimo 30 visitatori, toccherà a “L’archeologo racconta … Il tempio di Segesta”. L’antica città elima, l’eterno conflitto con la greca Selinunte, le alleanze e le distruzioni: Segesta non è soltanto un sito archeologico tra i più importanti del Mediterraneo, ma un volume immenso di storie, personaggi, livelli. Info e ticket sul sito coopculture.