Cambio al comando del Trapani: Marco La Rosa, imprenditore ed ex vicepresidente del Giarre, ha acquistito il 70% delle quote del Trapani di Michele Mazzara che il prossimo anno giocherà in Serie D. La firma è arrivata nel pomeriggio a Catania.
La società, nata dal vecchio Dattilo, cambia quindi pelle – così come riportato da Trapanigranata.it – sebbene lo stesso Mazzara rimanga con una quota minoritaria del 30%. Nei prossimi giorni La Rosa sarà a Trapani e il progetto sarà presentato alla stampa durante una conferenza.
“È con orgoglio che mi accingo ad iniziare questo nuovo progetto sportivo, consapevole della responsabilità di una storia centenaria, fatta di tanti significativi traguardi – ha detto il neo presidente La Rosa -. Il nostro obiettivo principale è quello di riportare a Trapani l’entusiasmo e soprattutto quella passione, che sappiamo non essersi mai sopita, ma che ha bisogno, oggi più che mai, di essere riaccesa. La gioia di vedere persone di qualsiasi età allo Stadio per sostenere la propria squadra è ciò che maggiormente auspichiamo. Trapani è una piazza importante e so bene che chi è legato ai colori granata spera al più presto di potere ritornare a provare le emozioni di qualche anno fa nei campionati professionistici. Sono e siamo pronti a questa nuova sfida, che passerà inevitabilmente dalla capacità di costruire passo dopo passo un percorso che, ci auguriamo, possa rendere Trapani ed i trapanesi orgogliosi della loro squadra e della loro Società. Programmare, mantenendo i piedi ben saldi per terra, è e sarà il nostro credo”.
“Dopo avere ridato a Trapani la sua squadra ed i suoi colori è il momento di dare continuità, con un ingresso societario importante, affinché non si disperda un patrimonio importantissimo per il territorio – ha detto Michele Mazzara -. Se dal punto di vista sportivo la stagione appena conclusa ha deluso le aspettative di molti, dal punto di vista societario è stata di fondamentale importanza perché ha posto le basi per un futuro che si prospetta sereno. Era questo l’obiettivo che ci eravamo prefissati sin dall’estate scorsa. Una società forte e solida è elemento imprescindibile per un progetto sportivo e, aggiungo, sociale, che possa durare nel tempo e possa consentire di raggiungere traguardi importanti”.