“Dietro di lui la rappresentazione della Giustizia, della Virtù e del Potere pubblico che Falcone ha difeso e perseguito con convinzione, sacrificio e dedizione. Davanti a lui, però, ancora da raccontare, il futuro del territorio, a cui la Magistratura guarda con fiducia e speranza. Con un blu, che incorpora i colori del paesaggio da integrare, ripercorro una linea che unisce le diverse epoche storiche affinché la memoria e il valore delle battaglie, dei sacrifici e degli insegnamenti del passato continui ad essere tramandato di generazione in generazione, restando così attuale, di ispirazione per le azioni a venire”.
Così Gionata Gesi – in arte Ozmo – descrive il murale che ha realizzato sulla facciata laterale di una palazzina in via Palmerio Abate, accanto alla sede della Questura, che raffigura il magistrato ucciso il 23 maggio di 30 anni fa dalla mafia in quella che è passata alla storia come strage di Capaci. Insieme a Falcone, persero la vita la moglie e magistrata Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo
GUARDA il VIDEO con l’intervista all’autore
https://www.facebook.com/TrapaniSi/videos/2149100878599042/
L’iniziativa di realizzare l’opera, dal valore fortemente simbolico, è stata del Club Rotary di Trapani. Stamattina la “consegna” alla città, alla presenza del sindaco Giacomo Tranchida, del vice capo di Gabinetto della Questura Giuseppe Ernandes, del presidente del Club Marcello Ditta e di altri rappresentanti del Rotary del Trapanese e del Distretto.