Ha preso il via ieri, al Tribunale di Trapani, l’udienza preliminare del caso “Iuventa,” che vede indagate 16 persone, chiamate a rispondere di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e per le quali la Procura della Repubblica di Trapani ha chiesto il rinvio a giudizio.
Presente in aula davanti al gup Samuele Corso, oltre alle due pm titolari dell’inchiesta, Giulia Mucaria e Brunella Sardoni, anche il procuratore capo Gabriele Paci.
Quella di ieri è stata un’udienza interlocutoria nel corso della quale gli avvocati delle Ong coinvolte, Jugend Rettet, Save the Children, e Medici Senza Frontiere, hanno avanzato questioni preliminari formali e una serie di eccezioni sul fascicolo del dibattimento che saranno esaminate nel corso delle prossime udienze, in programma il 7 e 15 giungo. In quest’ultima il gup dovrebbe rendere nota l’ordinanza sulle eccezioni. A seguire, nei primi di luglio, se l’ordinanza non accoglierà le eccezioni, si procederà agli interrogatori degli imputati. Molti infatti hanno già fatto sapere di voler essere sentiti.
I difensori degli indagati hanno chiesto nuovamente che al dibattimento possano assistere i giornalisti e gli osservatori internazionali.
Ieri a Trapani, oltre agli ex componenti
dell’equipaggio della nave “Iuventa”, appartenente alla Ong tedesca “Jugend Rettet” e da cinque anni sotto sequestro al molo Ronciglio, erano presenti attivisti provenienti da diverse parti d’Europa che hanno dato vita ad una manifestazione di solidarietà che si è svolta sotto la vicina tensostruttura in via Ammiraglio Staiti.
Al presidio hanno preso parte anche i rappresentanti di Arci, Amnesty International e l’associazione “Trapani per il Futuro”.