Scoppia la protesta a Trapani per il servizio di mensa scolastica. Con una nota, alcuni genitori della Bassi Catalano, del plesso di San Francesco d’Assisi hanno scritto al sindaco e ai dirigenti per sottolineare come il servizio di mensa scolastica comunale sia inefficiente.
“Tale servizio – scrivono i genitori – è, come ormai noto, un pilastro essenziale della nostra organizzazione familiare, ma ci troviamo costretti, nostro malgrado, a rinunciarvi temporaneamente e a richiedere l’immediata esecuzione di opportuni controlli che ripristinino i corretti standard di qualità”.
I problemi sono chiari: “da quando il servizio mensa è ripreso molti bambini hanno cominciato a non gradirlo e a rinunciare parzialmente o completamente ai pasti, trovandoli sgradevoli all’olfatto e al gusto; diversi bambini hanno accusato problemi gastrointestinali; in data 6 maggio 2022 un primo piatto è stato ufficialmente rimandato alla ditta poiché giudicato non conforme dalle insegnanti”.
Da questo parte la protesta annunciando che gli alunni della classe 3 A non usufruiranno del servizio di refezione scolastica comunale diffidando “la scuola dall’inoltrare l’ordine del pasto nei prossimi giorni”. Il problema è quindi qualitativo e “nelle more dell’effettuazione dei controlli di cui sopra, ci organizzeremo fornendo ai nostri figli un pasto freddo portato da casa al mattino. Siamo certi che la salute dei nostri figli Vi stia a cuore quanto a noi, e confidiamo nel fatto che i necessari controlli verranno effettuati quanto prima in maniera che il servizio possa essere celermente ripristinato secondo adeguati standard di qualità”.
Il servizio è reso al Comune dalla ditta “Le Palme Ristorazione & Servizi”. L’Amministrazione registra queste lamentele. “A tutela del corretto funzionamento dell’ente – afferma il vicesindaco Vincenzo Abbruscato -, abbiamo istituito la Commissione Mensa finalizzata a questo tipo di problematiche. Abbiamo diffidato l’azienda che a breve dovrà relazionare sull’accaduto. Sui 550 pasti previsti, circa una ottantina lo scorso venerdì non erano adeguati. L’azienda li ha sostituti ammettendo l’errore. Quando si lavora con i bambini, che potremmo definire dei “clienti particolari”, bisogna avere la massima attenzione, se i genitori non richiedono più il servizio ne hanno pieno diritto. Adesso attendiamo adesso la deduzione da parte del fornitore che è già stato diffidato a rendere un servizio adeguato”.