Dopo diversi colloqui avuti direttamente con l’assessore regionale Mimmo Turano, Luigi Nacci ha deciso di tornare ad aderire con entusiasmo al progetto politico del partito centrista che in anni passati l’ha visto importante protagonista nella politica ericina, nel convincimento che esso rappresenta una formazione in cui è possibile dare continuità e maggiore forza a un percorso che porta avanti una politica non ideologica, che punta a costruire, a confrontarsi e a dialogare, al servizio della comunità, attenta al sociale e alla solidarietà, ai principi irrinunciabili della libertà e che ha dimostrato di saper essere vicina alle attività produttive, al mondo del lavoro in genere, allo sviluppo del territorio e soprattutto al bene comune.
Per questo, e per la profonda stima dimostratagli dai vari componenti ad ogni livello dell’organizzazione politica che lo hanno amichevolmente accolto con il loro caloroso benvenuto, anzi per meglio dire, il bentornato, non ha esitato di mettere a disposizione la propria grande esperienza amministrativa, proprio perché questo modo di intendere e di fare la politica, che ha sempre apprezzato e mai abbandonato, che ancora sente cosi fortemente vicino e che rappresenta la bussola non solo del suo agire politico ma anche del proprio modo di essere e di pensare, rientra sicuramente nella visione di quella politica moderata in cui si riconosce.
L’adesione nasce da un elaborato percorso, avviato da qualche tempo in sintonia con il commissario provinciale del partito Fabio Bongiovanni e dell’amico consigliere comunale di Trapani Alberto Mazzeo, collega di gruppo per tanti anni proprio nel civico consesso ericino, assieme ai quali si è ragionato per un comune rinnovato impegno nella ricostruzione di un partito ancora ben presente e radicato in questa parte di territorio, impregnato di valori autentici e forti di chiara ispirazione cristiana, capace di rappresentare quell’area larghissima di elettori realmente moderati che da sempre non si riconoscono in quegli avventurismi che tanto male si addicono allo sviluppo ordinato, alla responsabilità e alla concretezza di cui, oggi come e più di ieri, ha invece bisogno qualsiasi comunità e che si prefigge di contribuire a dare una nuova ed equilibrata visione di futuro alle nostre città.
In questo quadro di grande e forte intesa naturalmente non si è mancato di fare anche una disamina dell’attuale situazione politica ed amministrativa del Comune di Erice, di quel che la città manifesta di avere ancora bisogno di realizzare nel prossimo futuro per continuare a progredire sotto ogni profilo sia esso sociale, culturale, economico e infrastrutturale e dell’apporto significativo in termini programmatici che l’Udc può contribuire a fornire con le sue proprie idee e proposte e con le donne e gli uomini che vi si riconoscono.
Cosicché facilmente si è potuta raggiungere la concorde volontà di tutti ad avviare fin da subito una sinergica azione politica per provare a dare una risposta alle esigenze di sviluppo del territorio che sono state individuate come primarie e quindi di presentare una lista di candidati con il simbolo Scudocrociato che da troppo tempo è assente dalla competizioni elettorale in quel comune e che con la ritrovata collaborazione ed il contributo proficuo di tutti ci si prefigge far tornare in auge da protagonista principale in seno alla prossima assemblea consiliare.
In questa direzione, avendo pure svolto un giro d’orizzonte sulle varie proposte politiche e delle relative candidature delle personalità in campo in vista delle prossime elezioni amministrative e tenute queste ciascuna nella debita considerazione, vista la frammentazione del quadro politico riferibile al centrodestra organico locale che non si presenta unito all’importante appuntamento elettorale e dato che non si concretizza la possibilità di avanzare una propria candidatura a sindaco, si è giunti alla conclusione di affermare innanzitutto una posizione di autonomia della propria azione politica rispetto a tutte le proposte in campo e, procedendo in tal senso, si ritiene opportuno avviare fin da subito con queste delle rapide consultazioni, a partire dalla sindaca in carica Daniela Toscano. In tal senso si è valutato di non escludere in partenza le possibilità di una continuità amministrativa che assecondi in primo luogo quanto fatto in favore del territorio e dei cittadini ericini e che nel suo complesso viene giudicato abbastanza positivamente.
Per questo, si è chiesto di incontrare in delegazione la sindaca Toscano, così da avviare tutti assieme un primo confronto diretto che verifichi le condizioni utili alla costruzione di un comune e condiviso percorso politico e programmatico che, in caso della raggiunta intesa, possa includere anche quell’ampio contributo di proposte amministrative che da parte dell’Udc si intende offrire a disposizione della coalizione di liste che ne sostengono la ricandidatura e al giudizio complessivo della collettività ericina.
“Sono davvero felice di tornare a militare politicamente per le insegne dell’Udc, che considero la mia casa naturale perché è stato il mio “primo amore” politico ed il partito dove per la prima volta sono stato eletto e sono soddisfatto nel ritrovare tanti amici che stimo con i quali ho condiviso tantissime importanti battaglie per questo territorio. Ad Erice, come a Trapani, a Marsala, ad Alcamo e in tutti gli altri centri della provincia dove si è votato e riportato notevoli successi elettorali, abbiamo già diverse persone motivate e interessate a condividere i nostri progetti e la nostra ‘missione’ che è quella di tornare a fare politica con i cittadini nell’esclusivo loro interesse. Noi abbiamo avviato un progetto che possa ricostruire la buona politica, senza barriere ed attenta ai bisogni veri della gente” – ha dichiarato il dottore Nacci, il quale si dice – “pronto a raccogliere una sfida così avvincente perché desidero continuare ad alimentare non solo la mia grande ed antica passione per la Politica ma anche il desiderio di tornare a partecipare di tanta gente, scontenta e delusa, che ormai da troppo tempo nemmeno più si reca a votare. Ci sono tanti amici, anche impegnati politicamente, che mi hanno già assicurato la loro collaborazione per questo ambizioso progetto. Insieme a loro riusciremo sicuramente a ricostruire un interesse vivo nei confronti di quel modo di fare politica che più ci piace e che consiste nel prestare il proprio ‘servizio’ ai cittadini e non servirsi di loro per raggiungere obiettivi ed interessi personali”.