«Partiranno la prossima settimana i lavori di demolizione del ponte crollato lungo la strada statale 187 e, a seguire, si procederà alla realizzazione del nuovo attraversamento provvisorio del fiume San Bartolomeo». Lo annunciano l’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone e l’assessore alle Attività produttive, Mimmo Turano. Il ponte San Bartolomeo, nel Trapanese, aveva ceduto lo scorso dicembre a seguito dei pesanti eventi alluvionali che hanno colpito il comprensorio di Castellammare del Golfo e Alcamo.
«L’Autorità di Bacino ha già emanato il proprio parere favorevole ai lavori di demolizione – spiega l’assessore Marco Falcone – e lo ha inoltrato ad Anas che, adesso, comincerà con la rimozione delle macerie per poi avviare la realizzazione del collegamento provvisorio, finanziata dal governo Musumeci per 1,2 milioni di euro».
«Stiamo mantenendo, come governo regionale, la promessa fatta di ripristinare prima della fine dell’estate il collegamento tra Alcamo Marina e Castellammare del Golfo – dice soddisfatto l’assessore Mimmo Turano -. Presto, grazie all’impegno del collega Marco Falcone, saremo anche pronti a presentare alle due comunità il progetto del nuovo ponte».
La prima campata sulla ex statale 187 del ponte San Bartolomeo, sull’omonimo fiume, al confine tra Castellammare del Golfo ed Alcamo, è crollata nella notte tra il 10 e l’11 dicembre 2021 dopo giornate di incessanti piogge e continue piene del fiume.
«Prima del sopralluogo, nel corso di un incontro in Soprintendenza a Trapani, con i progettisti Anas è emersa l’idea progettuale per un ponte definitivo a due campate, con una più grande evitando il posizionamento della pila in alveo. Rispetto a questa idea progettuale ci saranno altri incontri con gli enti. Il problema urgente da superare era principalmente quello dello spostamento dei massi prefabbricati di calcestruzzo – spiega il sindaco di Castellammare Nicolò Rizzo -. Lo abbiamo subito chiesto e lo spostamento è stato autorizzato già da qualche tempo. Rimaneva da stabilire come procedere. Il trasferimento consente di allestire il cantiere e avviare la demolizione che avverrà a giorni».
Gli accropodi sono massi prefabbricati di calcestruzzo per costruzioni marittime che la Regione, ente gestore dei lavori di messa in sicurezza del porto, ha posizionato anni fa nei pressi del ponte in attesa della ripresa dei lavori. Adesso saranno utilizzati per il completamento della messa in sicurezza del proto di Castellammare, finanziata dalla Regione con 8,8 milioni di euro ed in gara fissata il 14 marzo.
Il ponte da demolire ha una lunghezza totale pari a circa 116 m ed è costituito da 3 campate, con 2 spalle e 2 pile, in parte in alveo. L’autorità di bacino ha indicato che “al fine di ottenere un risultato che risponda alle esigenze di rispetto dell’ambiente circostante e di velocità di esecuzione è stato progettato un intervento per successive fasi che porti alla demolizione controllata della struttura senza alcun rilascio di materiale all’interno del greto del fiume”.