Riparte la protesta sulla mancata assistenza all’igiene personale dovuta agli studenti con disabilità gravi e gravissime, centinaia nel solo territorio di Trapani che preoccupa decine di lavoratori che per 25 anni hanno svolto il servizio.
“Dopo lotte e proteste, il servizio è ripartito in tutta la Sicilia, a Trapani no. Perché?”, chiede Giovanni Oliva, rappresentante di SGB Sindacato Generale di Base, che prosegue: “L’intervento nella legge finanziaria regionale, i finanziamenti, i chiarimenti, intervenuti a tutti i livelli, dal provveditorato trapanese fino al ministro dell’Istruzione in persona, dall’assessorato alla Commissione regionale, tutti a sottolineare e confermare come la responsabilità del servizio sia delle amministrazioni comunali”. In altri comuni – sottolinea il sindacalista – il servizio è ripartito.
“Ma a Trapani no. Il sindaco si arrampica, tra una disquisizione da fine giurista incompreso ed una richiesta di finanziamento. Il risultato, vergognoso, è che da un anno, a Trapani, almeno un centinaio di ragazzi con disabilità gravi e gravissime si ritrovano senza l’assistenza a scuola e decine di lavoratori disoccupati dopo 25 anni”.
“Trapani si ritrova terra di nessuno, negando servizi dovuti. Invece di creare servizi e lavoro in una terra già affamata, continuano a cancellarli. Ma cosa devono fare di più lavoratori e famiglie? Dove si vuole farli arrivare?”
Domani l’appuntamento in piazza è a partire dalle 10 davanti a Comune e Prefettura. Alla prefetta Cocuzza il sindacato chiedere un intervento immediato e un tavolo di crisi ad hoc.