Da mesi con problemi: un odore nauseabondo proveniva dai rubinetti della sua abitazione. Per questo motivo in trapanese che risiede in corso P.S. Mattarella ha inviato numerose pec di protesta. Prima all’assessore al ramo, Ninni Romano, poi al dirigente del Servizio idrico integrato del Comune di Trapani. In data 26 gennaio e dopo diversi solleciti verbali, il cittadino ha ottenuto un sopralluogo da parte del tecnico del Comune che constatava sia la torbidità che l’odore nauseabondo dell’acqua fornita. Questo ha portato ad una nuova pec, quest’ultima inviata anche al sindaco e all’Ufficio igiene pubblica dell’Asp di Trapani, con allegato l’esito delle analisi microbiologiche dell’acqua.
La situazione, però, non si è ancora sbloccata e allora il cittadino – che è costretto ad acquistare acqua da ditte private per poterla utilizzare per i normali usi quotidiani – ha deiciso di rivolgersi a Vincenzo Maltese, responsabile dell’Associazione Codici – Centro per i Diritti del Cittadino, il quale dopo aver valutato la documentazione prodotta dall’utente, ha inviato ieri una nota al Comune nella qualità di gestore idrico, diffidandolo ad attivarsi immediatamente per risolvere il disservizio in corso.
“Ho chiesto al Comune di intervenire immediatamente per risolvere tale criticità e sono certo che adesso lo farà. In questi casi bisogna subito intervenire per tutelare la salute pubblica e quindi accertare quanto prima eventuali casi di inquinamento – spiega Vincenzo Maltese -. Nella diffida inviata stamane, l’utente adesso potrebbe chiedere anche un indennizzo per il disservizio che subisce dal gennaio 2022, indennizzo che, come stabilito dal Regolamento Arera, il Gestore idrico e quindi il Comune di Trapani, dovrà compensare per detrazione dalla fattura idrica del 2022”.
Contatto dalla redazione di Trapanisi.it, l’assessore Ninni Romano ha spiegato come: “La ditta che controlla le tubazioni è entrata in azione proprio ieri mattina (l’assessore non era al corrente della nota di Codici, ndr.). Si tratta di una squadra che non si ferma mai e che affronta le emergenze in modo cronologico. Nel dettaglio, l’intervento ha escluso il fatto che possano essere coinvolte altre palazzine o altri condomini. Questo ci fa pensare che possa essere ammalorato l’ultimo tratto che porta poi alla casa del trapanese che ci ha segnalato il problema. Siamo fiduciosi che il problema sarà risolto a breve”.