È in corso al Museo del Parco archeologico Lilibeo di Marsala un intervento conservativo sulla nave punica che vi è custodita. Si tratta della prima di una serie di attività sul relitto risalente al III sec. a.C., che saranno realizzate grazie alla collaborazione con la Honor Frost Foundation.
Unica nel suo genere in tutto il Mediterraneo antico, sia per la tipologia (una nave agile e veloce da combattimento, o “ausiliaria”, cioè di appoggio alle navi militari), sia per la presenza di segni e lettere fenicio-puniche che ne consentono l’attribuzione alla marineria cartaginese, la nave è stata affidata agli archeologi navali Pat Tanner (Università di Southampton, Centro per l’Archeologia Marittima) specialista nel rilievo 3D e nella ricostruzione virtuale delle navi antiche, e a Toby Jones (Museo e Galleria d’Arte di Newport), curatore del progetto sulla nave mercantile del XV secolo rinvenuta nel 2002 nel fiume Usk di Newport, nel Galles.
Le analisi diagnostiche eseguite dal Centre Camille Juillian-CNRS di Aix-Marsiglia nel 2018 e 2019, infatti, avevano evidenziato la necessità di avviare interventi per proteggere lo scafo della nave dal contatto diretto con la struttura metallica che la sostiene con l’inserimento di sottilissimi fogli di materiale inerte polimerico nei punti di contatto tra il metallo e i legni antichi per evitare il rischio di contaminazione. Si sta anche intervenendo sulla struttura lignea del relitto per correggere la deformazione del fasciame in un punto cruciale di intersezione con un madiere (struttura trasversale dello scafo).
Per Anna Maria Parrinello, direttrice del Parco archeologico di Marsala, “la realizzazione di questo primo intervento conservativo, sostenuto dalla Honor Frost Foundation, costituisce un momento importante per la valorizzazione della nave punica. Ringraziamo – prosegue – la presidente della Fondazione, Alison Cathie, per aver voluto insieme a noi avviare una collaborazione che si esprime attraverso un progetto internazionale di alto profilo scientifico finalizzato alla salvaguardia di un bene prezioso che abbiamo il dovere di consegnare alle generazioni future”.
Sull’importanza di queste operazioni di restauro conservativo interviene anche l’assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà: “Occorre orientare le risorse non solo alla promozione dei nostri beni ma anche e soprattutto a curarne la buona tenuta. Per questo, iniziative come quella voluta dalla direttrice del Parco Archeologico di Lilibeo Marsala, sono importanti per garantire la conservazione dei nostri beni culturali che raccontano la storia della nostra Isola”.
Il “Museo della nave punica” è stato istituito dalla Regione Siciliana nel 1986, principalmente per consentire la conservazione e la fruizione del relitto. Nel corso del convegno internazionale realizzato lo scorso ottobre dal Parco archeologico in collaborazione con la Honor Frost Foundation erano state, appunto, illustrate le analisi diagnostiche eseguite i cui risultati sono alla base degli interventi avviati.