Presso il Centro di Permanenza per i Rimpatri di contrada Milo a Trapani i visitatori accederebbero senza essere sottoposti ai controlli sul possesso del green pass. Lo denuncia il sindacato della Polizia di Stato Italia Celere.
“Parliamo più precisamente – scrive il segretario provinciale Alberto Lieggio in una nota indirizzata al questore e, per conoscenza, alla prefetta di Trapani – degli stranieri e degli operatori delle varie strutture che li ospitano che si recano presso gli uffici della Commissione Territoriale per il riconoscimento della Protezione Internazionale e presso gli uffici della IV Sezione Immigrazione”.
L’esponente sindacale cita una nota della Questura, datata 31 gennaio 2022, con cui vengono indicate le modalità di accesso agli uffici nell’ambito del Settore Immigrazione e afferma che, nei fatti, presso il CPR vengano disattese.
“È, pertanto urgente – afferma – a tutela degli operatori della Polizia di Stato presenti nella struttura, per i quali si è ritenuto opportuno prevedere l’obbligo vaccinale, individuare l’organo da incaricare e attivare i controlli normativamente previsti per tutti coloro che accedono al complesso a vario titolo (giudici di pace impegnati nelle udienze di convalida, avvocati che partecipano alle udienze di convalida, avvocati che accedono al CPR per colloqui con gli stranieri trattenuti, cittadini stranieri diretti agli uffici della Commissione Territoriale, cittadini stranieri diretti agli uffici della IV Sezione Immigrazione e agli uffici della Polizia Scientifica per le pratiche connesse alle varie fasi istruttorie per la Protezione Internazionale). In caso contrario – conclude il segretario di Italia Celere – si rende necessario impedire l’accesso al pubblico, in quanto non è concepibile che chi è deputato al controllo del rispetto delle regole da parte di TUTTI i cittadini favorisca alcune categorie di persone”.