La notizia della possibile installazione a Favignana di uno dei due nuovi sistemi radar “trasportabili” da integrare nella Rete Radar Costiera della Marina Militare non ha mancato di allarmare, come già accaduto in altri luoghi della Sicilia, la popolazione residente.
Sul punto si registra la presa di posizione del sindaco delle Egadi, Francesco Forgione: “Chiediamo delucidazioni e informazioni al Ministero della Difesa e al Governo regionale – scrive in una nota il primo cittadino – al fine di avere certezze sull’impatto ambientale e sulla tutela della salute dei cittadini che vivono nella nostra isola. È chiaro che, per quanto ci riguarda, come amministrazione comunale, ci opporremo a nuovi processi di militarizzazione del nostro territorio in contrasto con la vocazione naturalistica, ambientale e turistica delle isole Egadi”.
Anche l’Unione Provinciale del Partito Democratico di Trapani interviene sulla vicenda: “Abbiamo il dovere di affrontare con responsabilità e serietà la questione relativa all’installazione di un nuovo sistema di radar militari nell’isola di Favignana”, dichiarano in una nota congiunta Giuseppe La Francesca, responsabile provinciale Isole Minori, e Michele Rallo, componente dell’Assemblea regionale del PD. “È assolutamente doveroso – proseguono i due esponenti dem – che vengano forniti all’amministrazione comunale le necessarie delucidazioni e informazioni sui lavori di installazione dei radar mobili nella maggiore delle isole Egadi, ma non possiamo accettare che si parli di operazioni di militarizzazione delle isole Egadi e della Sicilia, avendo soprattutto la consapevolezza che trattasi di territori al centro del Mediterraneo e che pertanto rivestono notevole rilevanza nelle operazioni di sicurezza e controllo dell’intera area mediterranea”.
“Vogliamo infine rassicurare – chiude la nota – che non è in atto nessuna mobilitazione da parte dei cittadini delle isole Egadi che, comunque, mediante i propri rappresentanti chiedono alle Istituzioni preposte le normali rassicurazioni, senza creare nel contempo alcun allarmismo”.