Un derby, quello giocato dalla 2B Control contro l’Info Drive Capo D’Orlando, sentito, sofferto e vinto. Il Trapani, infatti, ha dovuto fare i conti con l’assenza di tre giocatori fondamentali, Palermo, Mollura e Romeo. Nonostante la panchina corta, la squadra ha giocato 40 minuti equilibrati, concludendo il match 83 – 78.
“La forma fisica la possiamo mettere da parte, abbiamo fatto un mezzo miracolo perché mancavano i tre italiani del quintetto base – commenta coach Parente -, Tomassini non giocava da tre mesi e Taflaj ha saltato due allenamenti in settimana. Direi che siamo stati bravi a rimanere in partita anche quando sembrava persa. Anche se dovevamo essere un pochino più bravi a gestire due/tre contropiedi, non abbiamo fatto fallo quando dovevamo farlo, però la sostanza è stata tanta, perché il periodo di pausa non è stato facile”.
“Nel girone di andata abbiamo conquistato 12 punti, vuol dire 6 vittorie. Abbiamo giocato al completo soltanto 4 gare su 13; e ne abbiamo vinte 3 su 4. Quindi bisogna davvero capire cosa potrebbe fare la squadra al completo – continua Daniele Parente -. Per le altre 7 gare mancavano sempre da uno a tre giocatori. La risposta della squadra è stata ottima, perché gli ho detto di non lasciare nulla di intentato. Se non credevano di poter vincere non si scendeva nemmeno a fare riscaldamento. Giocando poi capisci se si può fare e allora acquisti fiducia. Sono due punti d’oro”.
“Bisogna essere più cinici, anche se è facile parlare, però ci mancano i tre con più esperienza, Palermo è un veterano, Mollura gioca da anni e Romeo è anni che gioca in questa categoria. Con Guaiana e Massone mi posso arrabbiare – conclude il coach granata – ma vanno perdonati se commettono ingenuità, ma anche loro sanno che con il tempo non devono più commettere errori. So che è dura ma abbiamo risposto sul campo”.