Come avevamo anticipato, la provincia di Trapani è passata in zona arancione. In totale sono 92 i Comuni che, con la nuova ordinanza firmata oggi pomeriggio dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci entrano in “zona arancione” da sabato prossimo, 15 gennaio, a mercoledì 26 gennaio. Il provvedimento è stato adottato su proposta del Dasoe per contenere i contagi da Coronavirus nei territori coinvolti.
Zona arancione per tutti i comuni della provincia di Trapani: oltre al capoluogo anche Alcamo, Buseto Palizzolo, Calatafimi Segesta, Campobello di Mazara, Castellammare del Golfo, Castelvetrano, Custonaci, Erice, Favignana, Gibellina, Marsala, Mazara del Vallo, Paceco, Pantelleria, Partanna, Petrosino, Poggioreale, Salaparuta, Salemi, San Vito Lo Capo, Santa Ninfa, Valderice e Vita. Non è, però, esplicitamente menzionato il nuovo comune di Misiliscemi, una “svista”, immaginiamo, dato che si tratta dell’entità amministrativa nata dal distacco di alcune frazioni di Trapani.
Salgono così a 138, in totale, i comuni siciliani nei quali sono previste misure restrittive. La novità sostanziale, rispetto al passato, è che le limitazioni non riguardano chi possiede il super green pass (vaccinazione o avvenuta guarigione) ma solo i non vaccinati.
Per chi non ha il green pass, gli spostamenti con mezzo proprio (del trasporto pubblico è già impossibile usufruire senza green pass rafforzato) verso altri comuni della stessa Regione o verso altre Regioni e Province Autonome sono consentiti solo per lavoro, necessità, salute o per servizi non sospesi ma non disponibili nel proprio comune (con autocertificazione). Restano consentiti, invece, gli spostamenti da comuni di massimo 5mila abitanti, verso altri comuni entro i 30 km, eccetto il capoluogo di provincia.
È vietato, inoltre, l’accesso ai negozi presenti nei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi (eccetto alimentari, edicole, librerie, farmacie, tabacchi).
Per chi ha il green pass base (tampone negativo), invece, è vietato l’accesso ai negozi presenti nei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi (eccetto alimentari, edicole, librerie, farmacie, tabacchi), ma anche l’effettuazione di corsi di formazione in presenza e la pratica di sport di contatto all’aperto.
Ecco la tabella con tutte le attività consentite in zona arancione
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Di seguito l’elenco degli altri Comuni inseriti in zona arancione.
Nove nella provincia di Agrigento: oltre al capoluogo, anche Raffadali, Santa Margherita di Belice, Siculiana, Favara, Grotte, Santo Stefano Quisquina, Alessandria della Rocca, Porto Empedocle.
Cinquantotto nel Messinese: oltre al capoluogo, anche Acquedolci, Alì Terme, Capri Leone, Caronia, Castell’Umberto, Castroreale, Cesarò, Falcone, Francavilla di Sicilia, Furci Siculo, Furnari, Gaggi, Giardini Naxos, Gioiosa Marea, Gualtieri Sicaminò, Letojanni, Librizzi, Lipari, Mazzarrà Sant’Andrea, Merì, Milazzo, Militello Rosmarino, Monforte San Giorgio, Montalbano Elicona, Naso, Nizza di Sicilia, Novara di Sicilia, Oliveri, Pace del Mela, Pagliara, Patti, Roccalumera, Roccavaldina, Rodì Milici, Rometta, Santa Lucia del Mela, Savoca, San Filippo del Mela, San Fratello, San Teodoro, Sant’Agata di Militello, Santa Teresa di Riva, Santo Stefano di Camastra, Saponara, Scaletta Zanclea, Sinagra, Spadafora, Taormina, Terme Vigliatore, Torregrotta, Tortorici, Tusa, Venetico e Villafranca Tirrena.
Uno in provincia di Catania: Misterbianco.