Ieri è stata una giornata decisamente importante. Si è svolta, infatti, la manifestazione a Rue de Trévise tre anni dopo l’incidente che ha colpito Angela Grignano. Poco prima di partire, la giovane trapanese aveva espresso tutto il suo disappunto per le promesse non mantenute da Anne Hidalgo, sindaca di Parigi. Angela non ha ancora ricevuto – così come tutti gli altri rimasti colpiti dall’incidente – nessun risarcimento. La situazione, pare, si possa sbloccare nella prossima settimana. Mentre, però, arriva la sorpresa inaspettata: un donatore anonimo ha contattato l’associazione delle vittime dell’esplosione di Parigi con un desiderio. Regalare ad Angela un anno di affitto per il suo appartamento parigino.
La trapanese ha ricevuto dal Comune di Parigi un piccolo appartamento con un affitto calmierato (quasi 500 euro al mese) che serve alla 27enne come base operativa quando si sposta in Francia per le visite mediche. Il benefattore ha quindi fatto arrivare questo regalo inatteso. “Sono commossa – afferma Angela Grignano attraverso delle stories su Instagram – . Ha contattato l’associazione delle vittime dicendo di volermi aiutare e l’unica cosa che gli veniva in mente da fare era prendersi in carico il costo totale dell’affitto di Parigi per un anno. Ha espresso di voler rimanere anonimo proprio per non vuole nulla in cambio da me. È una cosa che mi ha lasciato molto sorpresa, mi ha commosso e ha commosso tutte le persone che fanno parte dell’associazione e tramite queste stories voglio ringraziare chiunque tu sia. Dal profondo del mio cuore – dice visibilmente emozionata – grazie da parte mia e da parte di tutta la mia famiglia”.
Ieri, dopo la manifestazione dove Anne Hidalgo è stata fischiata, le analisi ospedaliere avevano già dato una prima notizia ad ballerina trapanese. L’elettromiografia ha dato esiti molto incoraggianti. Dopo un anno e mezzo il nervo della gamba è cresciuto di 10 centimetri. “Questa cosa dà buone speranze – commenta – , il medico ha sottolineato come questa gamba voglia migliorare, ed è giusto che io adesso cerchi il chirurgo migliore che mi possa aiutare”. La caviglia, infatti, è ancora bloccata. Le sue condizioni e un nuovo intervento potrebbe portare all’amputazione. Bisogna quindi, studiare alla perfezione la situazione e questa nuova notizia può dare un briciolo di speranza in più.