“Zona arancione-rossa in tutta la Sicilia per 15-21 giorni, didattica a distanza per le scuole di ogni ordine e grado per almeno 15 giorni, tamponi molecolari per accedere alle aree di emergenza degli ospedali”.
Il Comitato tecnico-scientifico regionale, riunitosi ieri, ha espresso il suo parere, consegnato all’assessore alla Salute Ruggero Razza, sulle misure suggerite per contenere il dilagare dei contagi Covid nell’Isola.
Attualmente oltre l’80 per cento della popolazione siciliana è vaccinata e “solo l’1,5 per cento di chi ha ricevuto il vaccino finisce in ospedale. Se non ci fossero i non vaccinati, avremmo l’80 per cento in meno di ricoverati in Terapia intensiva e il 70 per cento in meno in area medica. Se al contrario fossimo tutti i vaccinati, non ci sarebbe pressione in corsia e non sarebbe necessario riconvertire posti letto sottraendoli all’assistenza dei malati non-Covid”, spiegano – come riporta la Repubblica Palermo – alcuni componenti del Cts.
Gli esperti criticano l’ultima circolare della Regione che prevede che il tracciamento venga eseguito solo con tampone antigenico rapido, senza necessità di conferma del molecolare, anche per i ricoveri in ospedale: si ribadisce la necessità della conferma con il tampone molecolare per scongiurare focolai in corsia.