Vito Cassata è stato confermato segretario generale Cisl Scuola Palermo Trapani con il voto espresso dal consiglio generale eletto durante il terzo congresso del sindacato che si è svolto al Saracen hotel di Isola delle Femmine. Cinquantotto anni, originario di Ciminna, insegnante di Scuola primaria, è stato eletto alla presenza della segretaria generale Cisl Scuola Sicilia Francesca Bellia, la segretaria generale Cisl Scuola nazionale Maddalena Gissi, e del segretario generale Cisl Palermo Trapani Leonardo La Piana. Fanno parte della sua squadra Anna Lauricella e Diego Biondo.
“Si gioca adesso – ha detto Cassata – una partita importante per risolvere le tante criticità che attraversano la scuola italiana, ancor più quella dei nostri territori. E’ fondamentale valorizzare il personale scolastico con opportuni adeguamenti retributivi in merito al rinnovo contrattuale, così come la risoluzione della questione delle classi pollaio e quindi anche edilizia scolastica, del reclutamento e della mobilità. Il percorso per ridare centralità alla scuola e al lavoro nella scuola non si chiude con la finanziaria nazionale, è un percorso lungo e difficile di concertazione che vedrà altre tappe impegnative, a partire dal rinnovo del contratto nazionale di lavoro”.
Nella relazione del segretario Cassata, i temi cruciali per il mondo della scuola: “è necessario prima di tutto mettere in sicurezza sanitaria ogni scuola e tutto ciò che ruota attorno ad essa puntando sulla vaccinazione di massa, ma si dovrà agire su più fronti: ridurre il numero di studenti per classe, organizzare i turni, a distanza e in presenza, al mattino e al pomeriggio, diminuire l’affollamento dentro ed immediatamente fuori gli istituti scolastici, regolare i mezzi pubblici”. Uno dei temi centrali è quello dell’edilizia scolastica. Abbiamo la possibilità, come mai in passato – ha aggiunto Cassata – , di contribuire in modo decisivo all’ammodernamento e alla messa in sicurezza dell’edilizia scolastica, ma permangono numerose criticità a cui speriamo il nuovo Governo voglia dare risposte certe e rapide. La più pesante è che esistono ancora quasi 17 mila classi con più di 25 alunni, di cui oltre la metà riguardano gli istituti superiori. Il fenomeno delle ‘classi pollaio’ è cresciuto in modo esponenziale, occorre subito tornare a dimensionare i gruppi classe sul numero massimo di 25 per classe”.
“Certamente anche in tal senso, il PNRR offre un’opportunità unica, anche se non risolutiva, per determinare un cambiamento significativo nell’edilizia scolastica del nostro Paese. È l’occasione da non perdere ed alla quale dare il nostro apporto”. Cassata ha poi parlato del tema della dispersione scolastica “è l’annoso male da curare. È necessario ingaggiare una vera e propria battaglia contro la dispersione, perché al Sud sono molti i giovani che interrompono gli studi e si autoescludono dalla società civile aprendosi la strada verso la mafia per sfuggire al disagio economico. Le forti lacune sul tessuto culturale e sociale del Mezzogiorno possono essere colmate creando un tempo scuola più lungo dove accogliere i ragazzi. Il tempo pieno è ormai considerato la condizione educativa necessaria per abbattere l’abbandono scolastico”.
Un passaggio poi sul precariato scolastico. “Lo scarto tra il cosiddetto organico di diritto e l’organico di fatto è troppo elevato e andrebbe ridotto, stabilizzando un maggior numero di posti. Se ogni anno si devono attivare così tanti posti in più, vuol dire che il fabbisogno è sottostimato e l’organico di diritto andrebbe quindi incrementato, adeguandolo alle reali necessità”. La proposta della Cisl Scuola in tema di reclutamento “è quella di un sistema a due canali: il primo viene orientato alla valorizzazione dell’esperienza di lavoro precario, di cui la scuola ogni anno si avvale in grande misura, e utilizzato per un suo regolare e ordinario funzionamento. Si deve valorizzare un canale di reclutamento con le competenze professionali acquisite in anni di lavoro. Il secondo canale riguarda i concorsi: giusto che ai neolaureati si dia l’opportunità di accedere all’insegnamento col bando puntuale e regolare di concorsi ordinari”.
Spazio poi nella relazione di Cassata al personale Ata, la formazione professionale, il settore dell’istruzione non statale. Per Leonardo La Piana segretario generale Cisl Palermo Trapani, “il settore scolastico è quello che maggiormente incide sul nostro futuro, sulla formazione dei professionisti che caratterizzeranno il mercato del lavoro, per questo siamo dell’idea che bisogna lavorare su quello ormai pesante scollamento fra domanda delle imprese, che spesso cercano figure altamente specializzate e sistema formativo scolastico, universitario e quello della formazione professionale. Per potenziare le nostre scuole di Palermo e Trapani è fondamentale anche procedere con tutti progetti di ristrutturazione e ampliamento degli edifici previsti dai piani delle opere pubbliche, più aule, più palestre, più laboratori non possono che migliorare l’offerta didattica”.