Una gara combattuta, quattro quarti di gioco spettacolari e intensi: ieri la 2B Control ha vinto contro il Torino, chiudendo il match 70 a 66. Passando in vantaggio al terzo quarto i granata hanno aumentato ritmo e intensità portandosi a casa una partita memorabile.
“Una partita che ci aspettavamo molto complicata, oltre il valore indiscusso dell’avversario, che è una delle prime quattro squadra del campionato – commenta coach Parente -. Venivamo da una settimana complicata, direi che i ragazzi hanno applicato la teoria, provando poco praticamente sul campo. Abbiamo pagato, come nel caso di Piacenza, per il ritmo, che è difficile da mantenere. Chi è entrato dalla panchina ha mostrato la via ai primi cinque che sono entrati, soprattutto sul piano difensivo, come il lavoro di Biordi che poi è stato fatto anche da Childs. Dobbiamo migliorare su alcune scelte ed eliminare alcune piccole ingenuità”.
“Il gap più che tecnico era fisico, se avessimo accettato di giocare al loro ritmo a metà campo non ci sarebbe stata partita. A volte ti adatti a volte esasperi, con loro ha funzionato – continua il coach granata – Nel primo quarto abbiamo accettato per 7 minuti il loro ritmo, cioè non prendendo rimbalzi, quando invece abbiamo iniziato a recuperare un po’ di palle vaganti magari in attacco abbiamo trovato canestri un po’ più semplici. Direi che il nostro attacco prende energia dalla nostra difesa. Childs sta pagando un po’ il fatto che siamo sotto ritmo, e non dipende da lui ci siamo allenati poco, per questo è un po’ meno brillante in attacco prendendo comunque 14 rimbalzi”.
“Secondo me questa squadra ha del potenziale ma tra infortuni, nazionali, non ci possiamo allenare tornando sempre al punto di partenza. Questa squadra ha bisogno di allenarsi e di scontrarsi con le difficoltà per arrivare la domenica preparati in questo momento non siamo capaci e se non ci alleniamo qualche giocatore lo paga – aggiunge Daniele Parente -. Sono contento per l’intensità, sono contento che chi è venuto dalla panchina abbia aumentato il ritmo, tenendolo costante al 3 e 4 quarto. Abbiamo bisogno di pochi minuti alla massimo intensità. Solo il lavoro ti porta a fare delle cose buone e noi chiediamo solo di poter lavorare”.
Mentre, in merito alla conferma in squadra di Gabriele Romeo, Daniele Parente conclude: “Non so dirti se rimarrà o no, intanto però ci tengo a ringraziarlo perché è difficile trovare un giocatore che si mette a disposizione subito, faccio fatica a capire perché fosse senza squadra, ha portato entusiasmo, non si risparmia mai. Sicuramente ne parleremo ma non dipende soltanto da noi, il quadro è più complesso di ciò che sembra. La volontà di tenerlo c’è ma non è così semplice”.