Una vittoria, quella di ieri, della 2B Control Trapani contro l’Urania Milano che ha fatto tornare il sereno al Palaconad, nonostante la giornata uggiosa che ha generato numerose polemiche. Con un 90 a 81 i granata conquistano – e meritano -, la seconda vittoria in casa.
“Venivamo da una settimana molto complicata, perché per infortuni abbiamo iniziato un giorno dopo; gli ultimi due giorni ci siamo allenati solo a metà campo – dichiara nel post partita coach Daniele Parente -. Devo fare i complimenti ai ragazzi perché hanno giocato con lo spirito giusto, ho visto più volte più giocatori buttarsi a terra sulle palle vaganti, li ho visti aiutarsi a vicenda. Presto per dire che hanno cambiato mentalità, ma hanno giocato con lo spirito giusto. Sono contento che Federico Massone sia rientrato, per 20 minuti ha fatto grandi cose con fiducia, ma i complimenti vanno a tutti i ragazzi”.
“A inizio campionato eravamo preoccupati che la squadra avesse pochi punti nelle mani, ma è la terza che ne segna novanta. In alcuni momenti abbiamo difeso molto bene – continua il coach granata -, siamo ingenui sulle rotazioni, questi rientrano nei difetti di una squadra, ma ho visto un atteggiamento propositivo, soprattutto tra di loro e questo mi fa ben sperare. Avevamo preparato la partita cercando di attaccare, magari un gioco non bellissimo da vedere, però volevamo entrare subito con un vantaggio”.
“I ragazzi devono capire che prima di reagire non possono andare a meno 20 punti, il vissuto giocato i questa squadra è poco, dobbiamo essere bravi a capire quando facciamo le cose bene, e ripeterle, quando sbagliamo, invertire le tendenze. Non abbiamo il talento per giocare 1 contro 5 – conclude Daniele Parente -, ma abbiamo il talento per costruire buoni tiri e fare 90 punti, se giocano insieme tutti e cinque e se accettano i difetti degli altri.
In merito a Federico Massone, che dopo uno stop di un mese e mezzo rientra segnando 13 punti in 19 minuti, e Taflaj che ha eseguito una prestazione di tutto rispetto, coach Parente commenta: “Federico deve essere intelligente, perché l’infortunio è lungo, ci sta l’adrenalina della prima partita, è pur vero che atleticamente lui ha sempre lavorato. Però mi interessava l’aspetto mentale, non ha avuto paura dei contatti, quindi direi che ci siamo. La fluidità dipende da come si muove la palla e da quanto siamo aggressivi e in fiducia in attacco, e di questo ne beneficia un giocatore come Taflaj, che come qualità delle mani – per tirare – credo che sia uno dei giocatori migliori del campionato”.