La “pillola anti Covid” sarà disponibile in Italia “nelle settimane successive” al Natale. Ad annunciarlo è stato, ieri, il direttore generale dell’Aifa (Agenzia italiana del farmaco) Nicola Magrini.
“Ci siamo attivati – ha proseguito – affinché la prenotazione di questi due farmaci orali ci sia il prima possibile, avendo proceduto in accordi in tal senso in questi giorni. La valutazione sarà compiuta nei prossimi giorni anche a livello centrale, dell`Agenzia Europea del Farmaco. Hanno dato risultati più che promettenti, piuttosto confortanti. La valutazione compiuta si avrà nelle prossime settimane, un primo parere positivo è stato dato per avviare la prenotazione e l`acquisto di questi due farmaci appena sarà possibile”. Le due aziende produttrici sono, al momento, Pfizer e Merck.
Nelle scorse settimane Pfizer ha reso noto che la sua pillola, chiamata Paxlovid, è sicura e riduce dell’89% il rischio di ricovero e morte nelle persone ad alto rischio se presa nell’arco di tre giorni dalla diagnosi insieme all’antivirale ritonavir, è altamente efficace se presa nei giorni successivi alla diagnosi.
Seguendo la strada già intrapresa da Merck, la casa farmaceutica ha anche siglato un accordo di licenza con la Medicines Patent Pool, sostenuta dall’Onu, per ampliare l’accesso alla sua pillola antivirale nei Paesi in via di sviluppo.
Già lo scorso mese di ottobre, Merck ha annunciato i risultati di uno studio clinico secondo cui somministrare il farmaco a pazienti affetti da Covid-19 all’inizio della malattia ha ridotto del 50% il rischio di ospedalizzazione e morte. In Gran Bretagna l’agenzia regolatoria (Mhra) ha già autorizzato l’uso, come terapia standard, del Molnupiravir che può essere prescritto a chi venga trovato positivo al coronavirus e abbia almeno un fattore di rischio ulteriore come obesità, cardiopatie, diabete o, in genere, un’età superiore ai 60 anni.
Il medicinale agisce interferendo nella replicazione interna all’organismo del virus e l’authority indipendente britannica, formata da specialisti e scienziati di chiara fama, lo ha definito “sicuro ed efficace”. Al momento è a disposizione di chiunque, colpito da forme anche blande o moderate di Covid, debba fare i conti con condizioni di pericolo extra in grado potenzialmente di aggravare le conseguenze dell’infezione fino al ricovero in ospedale. L’indicazione della Mhra è chiara: andrà utilizzato per questa fascia di pazienti possibilmente entro 5 giorni dalla diagnosi di Covid.
A differenza della terapia con anticorpi monoclonali, attualmente disponibile anche in Italia, che va somministrata in ambito ospedaliero, questa tipologia di farmaci è ideale per essere assunta a domicilio. Appena avverrà la registrazione sarà possibile prescriverli – dicono gli esperti – anche sul territorio.