Sono aumentate del 46 per cento, con l’obbligo di Green pass che scatta da oggi, le prime dosi di vaccino anti Covid somministrate rispetto al trend atteso in assenza di obbligo.
La stima si basa – secondo quanto riportato dall’ANSA, sui dati aggiornati in possesso della struttura commissariale e calcola 559.954 prime dosi in più legate alla certificazione verde. La media dei tamponi giornalieri, da quando è stato introdotto l’obbligo, è tra i 250mila e i 300mila. Le rilevazioni sono relative al periodo tra il 16 settembre e 13 ottobre: senza il Green Pass le prime dosi attese erano 1.208.272; con l’approvazione dell’obbligo si sono invece registrate 1.768.226 prime somministrazioni.
In un solo giorno sono stati emessi 563.186 Green pass, la maggior parte dei quali – 369.415 – in seguito ad un tampone. Il dato, relativo al 13 ottobre, è pubblicato sulla piattaforma del governo dalla quale è possibile scaricare il pass e dalla quale emerge che, complessivamente, sono stati scaricati dagli italiani poco più di 98 milioni di certificati. Le tabelle indicano anche quali sono i canali con i quali i cittadini hanno scaricato o visualizzato il pass: la app ‘Io’ è stata la più utilizzata, complessivamente 871.791 volte, seguita dal sistema Spid e Carta d’identità elettronica (279.735) e dalla tessera sanitaria (267.347).
Non ci sarà un azzeramento dei costi per le aziende che vogliano pagare i tamponi ai dipendenti ma il governo valuta in queste ore di introdurre ulteriori deduzioni per le imprese. E’ quanto specificano fonti governative all’ANSA. I sindacati, nell’incontro con il premier Mario Draghi, sono tornati a chiedere che siano le aziende a pagare i tamponi ai dipendenti. Il governo esclude di garantire la gratuità con un azzeramento dei costi per le imprese ma sta riflettendo se rafforzare gli aiuti alle aziende, che hanno già un credito d’imposta al 30%.
“Io ho sempre detto calmeriazione sì, gratuità no. Credo debba restare questo principio. Penso che dobbiamo preoccuparci dei dubbi di alcuni ma anche della tutela dei molti che si sono vaccinati” per “rispettare la loro scelta e il loro senso civico”. Così il ministro del Lavoro Andrea Orlando rispondendo sulle richieste dei sindacati sul costo dei tamponi, a margine di un evento elettorale con il candidato a sindaco di Roma, Roberto Gualtieri.