Il faro di San Vito Lo Capo protagonista delle Giornate FAI d’Autunno in programma domani sabato 16 e domenica 17 ottobre. E, meteo permettendo, le giornate FAI d’Autunno organizzate dalla delegazione FAI di Trapani, offriranno l’opportunità di una passeggiata-trekking sui sentieri che conducono a Cala Mancina. A partire dal mattino, alle 9.30 fino alle 13, e il pomeriggio dalle 15 alle 17.30 sarà possibile visitare il faro della Marina Militare, che insieme alla spiaggia e al Santuario, rappresenta uno dei simboli della città dell’Agro ericino.
Il capo delegazione FAI di Trapani, l’avvocato Nicola Adragna, in questa intervista rilasciata alla redazione di Trapanisì.it, illustra ulteriori dettagli per partecipare alle Giornate FAI d’autunno. Per ascoltare schiaccia PLAY:
Le Giornate FAI d’Autunno sono la più importante manifestazione di piazza dedicata al nostro patrimonio artistico e culturale. I Giovani del FAI propongono per la decima edizione dell’evento visite in 600 luoghi solitamente inaccessibili o poco noti in 300 città d’Italia tra cui 42 luoghi del Ministero della Difesa, dello Stato Maggiore della Difesa e delle Forze Armate, aperti in occasione del centenario del Milite Ignoto.
Ai cittadini che decideranno di partecipare sarà suggerito un contributo libero, utile a sostenere la missione di cura e tutela del patrimonio culturale italiano della Fondazione. Gli iscritti al FAI o chi si iscriverà in occasione dell’evento potranno beneficiare di aperture e visite straordinarie in molte città e altre agevolazioni e iniziative speciali.
Le visite si svolgeranno nel pieno rispetto delle normative anti Covid-19. L’accesso sarà possibile solo alle persone in possesso di green pass. La certificazione verde è richiesta anche per l’ingresso ai luoghi di carattere naturalistico. Per i bambini al di sotto dei 12 anni il green pass non è obbligatorio.
Il faro di San Vito Lo Capo
Si erge a 43 metri sul livello del mare e la sua luce riesce a raggiungere fino a più di venti miglia marine, motivo che lo qualifica come uno dei fari più importanti della Sicilia. Nel corso degli anni ha evitato tanti naufragi sulle rocce appuntite, che in passato hanno visto frantumarsi navi romane, fenicie, arabe e normanne. La sua luce, infatti, segnala la secca rocciosa che si estende in direzione nord. La sua costruzione si deve al Regno Borbonico e l’accensione della prima luce – bianca fissa e rossa a splendori – risale al primo agosto 1859.
Oggi il faro principale è dotato di un’ottica rotante ed emette lampi bianchi, con un periodo di 5 secondi e portata di 25 miglia nautiche. Il fanale emette luce rossa isofase con periodo di 4 secondi, ha una portata di 6 miglia nautiche, è visibile da 165° a 225°, e sta a segnalare la secca a nord di Capo San Vito.
Il faro e il fanale sono gestiti dal Comando Zona Fari della Marina Militare con sede in Messina, che si occupa di tutti i fari della Sicilia e in particolare dalla Reggenza Fari e Segnalamenti marittimi di San Vito Lo Capo. Il FAI ha accolto con entusiasmo l’opportunità che il Ministero della Difesa e lo Stato Maggiore Marina hanno voluto concedere di aprire al pubblico un bene così particolare e di grande fascino, consentendo ai cittadini di conoscerlo dall’interno e apprezzarne ancor di più l’importante funzione che ha svolto e svolge.
Le Giornate FAI d’Autunno si svolgono con il patrocinio della Commissione europea, del Ministero della Cultura, di Regione Siciliana, di tutte le Regioni e le Province Autonome italiane. L’edizione 2021 è dedicata ad Angelo Maramai (1961-2021) già direttore generale del FAI.