Nelle scuole di Marsala mancano le aule per gli studenti. Secondo quanto denunciato dall’associazione studentesca “Rete degli Studenti Medi Marsala” – composta da alunni degli Istituti Superiori – il sistema strutturale scolastico della città lilibetana sarebbe inadeguato.
“Da anni – spiega Monica Genco coordinatrice della Rete degli Studenti Medi Marsala- denunciamo un’edilizia inadeguata ad accogliere la comunità scolastica e dopo due anni di DaD ad intermittenza ci aspettavamo un rientro in aule sicure. Fitti passivi, classi pollaio e poca sicurezza degli edifici caratterizzano le nostre scuole da quasi mezzo secolo e nessuna soluzione è stata mai trovata, sperperando denaro pubblico”.
In particolare, a soffrire una situazione di maggiore disagio sono gli alunni dell’“Abele Damiani” dove – scrivono dall’associazione – parte dell’Istituto è stato dichiarato inagibile e obbliga 16 aule a fare lezione negli spogliatoi della palestra e nell’atrio esterno.
“Siamo stanchi di fare lezione in queste condizioni – dichiara Francesco Lombardo studente dell’ “Abele Damiani” – il Libero Consorzio Comunale ha deciso di tutelarci
mandandoci via da questa ala della scuola che non è antisismica. Adesso, si preoccupi di garantire il diritto allo studio a 800 studenti e studentesse collocando le 16 aule in strutture adeguate”.
Sono trascorsi cinque mesi dalla perizia che dichiarava l’inagibilità delle aule ma ancora si attendono risposte dall’ex Provincia. “Notiamo – afferma Genco – un certo immobilismo dal vertice provinciale che danneggia la nostra istruzione. Proprio per questo motivo abbiamo inviato la richiesta per un incontro con il Comune e il Libero Consorzio Comunale di Trapani. È necessario – conclude – un intervento tempestivo da parte delle istituzioni per garantire il diritto allo studio e il diritto all’insegnamento”.