Oggi, finalmente, il vino Marsala è riconosciuto come eccellenza mondiale e a raccontare la storia di questo “tesoro” del Trapanese sarà il film sull'”antenato” del Marsala, vino riportato alla luca alla fine degli anni Settanta da Marco de Bartoli. La pellicola “Pre – British. Il Marsala prima del Marsala” sarà proiettata in anteprima nazionale questa sera, 29 settembre, al Complesso Monumentale di San Pietro a Marsala, a partire dalle 21, in occasione dell’apertura dell’edizione 2021 del festival “38° Parallelo – tra libri e cantine”.
La regia del film – documentario è di Andrea Mignolo ed è stato prodotto in collaborazione con il giornalista Daniele Pizzo per la Sanderen Films. In ottemperanza della normativa anti covid saranno disponibili solamente 200 posti; l’ingresso è libero ma con green pass.
La pellicola è un viaggio settembrino alla scoperta dell’antenato del vino Marsala: “perpetuo”, “stravecchio”, “alto grado”, “ambrato” le denominazioni più comuni del vino di uve autoctone che da sempre si produce a Marsala nelle cantine di famiglia. Lo stesso vino che, con l’incontro delle maestranze locali con i grandi commercianti britannici come John Woodhouse, alla fine del Settecento, con l’aggiunta di alcol, diventa famoso in tutto il mondo come il vino Marsala.
Oggi noto anche come “pre-British”, il vino prodotto secondo la tradizione marsalese, un ossidativo affinato a lungo in botte, prodotto da vitigni locali a differenza del Marsala D.O.C. senza aggiunta di alcol, è un’eccellenza vinicola riconosciuta globalmente.
Protagonisti del documentario i rappresentanti di quattro grandi produttori di “pre-British”: Sebio De Bartoli (Marco De Bartoli), Antonino Barraco (Vini Barraco), Vincenzo Angileri (Viteadovest) e Pierpaolo Badalucco (Dos Tierras Badalucco De La Iglesia García).
I quattro vignaioli raccontano il loro modo di produrre oggi questo vino antico, partendo dalla tradizione ma guardando al futuro nel solco di Marco De Bartoli, che alla fine degli anni Settanta rilancia il perpetuo e lo fa risorgere dall’oblio fino a farlo affermare come eccellenza mondiale. Per i suoi meriti nel campo della vitivinicoltura, a Marco De Bartoli sarà prossimamente intitolata una piazza del centro cittadino.
La trama
Ispirati dal lavoro di Marco De Bartoli, tre vignaioli tornano alle origini del Marsala in un percorso in cui si fondono memoria personale, storia del territorio e desiderio di esprimersi. Pre-British e un film sul tempo. Da una parte il passato, con i protagonisti che ripercorrono la storia del Marsala attraverso il filtro dell’esperienza personale: l’arrivo dei mercanti inglesi a fine ‘700, le trasformazioni produttive degli anni ’70 e l’atto di ribellione del vignaiolo maestro, Marco De Bartoli, che, in piena febbre da enologia industriale, ritorna alle origini lontane del territorio, quelle pre-britanniche, appunto.
Dall’altra il futuro e la scoperta che ogni riferimento alla tradizione deve passare attraverso un processo di appropriazione creativa per mantenersi vitale nel tempo. Ecco allora la nuova generazione di vignaioli marsalesi per cui il vino eÌ piacere, stupore ed espressione di sé. De Bartoli, Barraco, Badalucco e Angileri indicano una nuova via in cui in vigna si lavora a favore della natura e in cantina si lascia fare al tempo. A fare la differenza saranno il ricordo, la visione e la sensibilità di ciascuno. Non è poco. Per questo i loro vini sono cosiÌ diversi pur avendo tanto in comune. Per questo la definizione di pre-British eÌ tanto affascinante quanto incerta, sfumata, aperta a nuove possibilità.
Nell’attesa di scoprire se la città vivrà una nuova epoca del vino, i quattro protagonisti si godono la straordinaria libertà di questo presente, ricercando, sperimentando e immaginando vini nuovi dalla memoria antica. A Marsala questo è il tempo dei pionieri.