Il Coordinamento SalviAmo i Boschi chiede al governatore Nello Musumeci di disporre l’immediata sospensione del decreto dello scorso 26 luglio che regola la stagione venatoria in Sicilia anticipandone l’apertura dal primo settembre.
Anticipare l’apertura viene ritenuto “inopportuno e dannoso” in una stagione segnata da numerosi incendi che
hanno mandato in fumo circa 40.000 ettari di territorio in Sicilia,
con una patrimonio agroforestale da ricostituire e una situazione di crisi
evidente. Un provvedimento che rischia di trasformarsi in un ulteriore
eccidio per la fauna già martoriata dagli incendi.
“Siamo sconcertati dalle parole del presidente, dell’assessore all’Agricoltura Toni Scilla e dell’onorevole Eleonora Lo Curto in materia di salvaguardia dell’ambiente e del territorio – dice Mariangela Galante, portavoce del Coordinamento SalviAmo i Boschi – . La fauna selvatica
terrestre è presente in stato di conservazione sfavorevole per il 53% in una regione come la Sicilia, inserita in un Paese che ha un primato mondiale in
termini di biodiversità. Dovrebbe essere naturale cercare di preservare in
tutti i modi tale ricchezza e sospendere la caccia, dopo i numerosi e gravi
incendi che hanno devastato l’isola in queste settimane, invece anche la
richiesta inviata dell’Istituto superiore per la Ricerca e Protezione
Ambientale, che invitava il governo regionale a posticipare l’inizio della
stagione venatoria, è stata ignorata. In compenso si propongono protocolli
di intesa con le associazioni venatorie”.
“Siamo favorevoli – prosegue Galante – al coinvolgimento dei cacciatori nella difesa dell’ambiente ma attraverso una partecipazione attiva, ‘sentinelle dei boschi’, con binocoli e macchine fotografiche al posto delle armi, che sorvegliano fattivamente i boschi al fine di dare la possibilità all’avifauna e alla fauna terrestre di proliferare in quei piccoli spazi di verde non percorsi dai roghi che sono ormai rimasti”.
Il Coordinamento SalviAmo i Boschi si associa, pertanto, alla richiesta di
altre otto associazioni ambientaliste siciliane – Italia Nostra, Gre, Lac, Lav, Legambiente, Lipu-BirdLife Italia, Man e Wwf Italia – che nei giorni scorsi
hanno chiesto al governo regionale “l’immediata sospensione del decreto
del 26 luglio sul calendario venatorio 2021-2022, in particolare per quanto
riguarda l’imminente preapertura della caccia nei giorni 1, 4, 5, 11 e 12
settembre e l’apertura generale della stagione venatoria dal 19 settembre al
31 gennaio 2022”.