«Mi ritrovo ancora una volta inopinatamente trascinato al tiro incrociato di plurime polemiche domenicali oltreché agostane per me incomprensibili, che non coinvolgono direttamente la mia persona o il patto politico sancito pubblicamente e alla luce del sole all’hotel Crystal allorquando tre anni fa ormai, in nome e per conto della lista civica TrapaniTua, ho sottoscritto il programma di governo della città che ho contribuito a scrivere e al quale desidero continuare a tener fede, rimanendovi coerentemente impegnato stante l’inalterato reciproco rapporto di fiducia che ne sta alla base e soprattutto l’impegno convinto, che da parte mia intendo mantenere, a portarlo avanti e realizzare nel corso della presente consiliatura con tutta la correttezza e la lealtà incontestabilmente sempre dimostrata in ogni occasione». Lo dichiara il commissario provinciale dell’Udc Trapani e assessore al Bilancio del Comune di Trapani, Fabio Bongiovanni.
«L’Udc in Consiglio comunale è rappresentato dal consigliere Alberto Mazzeo – né ancora ora mi risultano adesioni nuove al partito che io guido – il quale, riconoscendosi pienamente nelle stesse posizioni, sostiene sempre con piena lealtà e condivisione, non facendo mai mancare il suo concreto supporto, le azioni di governo proposte al Consiglio dalla Giunta per l’attuazione di quello stesso impianto programmatico comune al quale per parte nostra tutti assieme assessore, consigliere e candidati restiamo senza dubbi uniti. Anzi, da assessore al bilancio e alle finanze, sento vieppiù la responsabilità di mantenere fermo il rispetto del centrale punto programmatico fortemente voluto da questa Amministrazione comunale e di tutta la maggioranza di governo che la sostiene della effettiva riduzione, per la prima volta in assoluto, del carico tributario che con grandi sforzi è stata concretamente realizzata e raggiunta in ciascuno di questi anni di amministrazione e che non solo non consente distrazioni di sorta ma che ad esempio riguardo alla sola possibilità che per realizzare l’Europeade nelle condizioni di crisi pandemica che tristemente conosciamo, senza gli apporti sicuri non solamente finanziari ma anche strumentali delle strutture della protezione civile o, a livello organizzativo, dei ministeri, degli assessorati e dei vari enti che potrebbero essere coinvolti ma impegnati ancora come sono, e ben sappiamo ancora saranno, nel contrasto ai suoi effetti nefasti, non possono materialmente garantire come dovrebbero. Se queste sono, come in realtà sono le debite premesse, non può sfuggire a nessuno intellettualmente onesto, al netto dei contrasti pregiudiziali da cui muovono le polemiche di questi ultimi giorni, che, nelle condizioni date, non si potesse e non si può in alcun modo rischiare che si possa concretizzare la possibilità necessitata di mettere le mani in tasca ai cittadini trapanesi e chiedere loro sacrifici probabilmente anche in ordine a minori servizi pubblici resi e da qui la condivisa scelta di soprassedere alla postergata edizione del 2023 dell’Europeade. Mai prima d’ora è stato adombrato da alcuno il benché minimo motivo per essere richiamati al rispetto degli impegni politici assunti nell’apporto fondamentale alla maggioranza di governo perché mai ce n’è stato alcun bisogno stante la grande correttezza e la trasparenza di tutte le precise e coerenti posizioni sempre espresse dentro e fuori dall’aula. Ritengo dover estraniarmi pertanto, alla luce di tutto ciò che ribadisco e delle operate scelte richiamate, dagli strascichi di evidenti questioni tutte personali che, mio malgrado, continuano ad alimentare un asperrimo confronto dialettico a distanza, al quale non intendo prestare ulteriormente il fianco, restando per quanto mi riguarda invece più proficuamente concentrato a lavorare con diuturno impegno sull’attuazione di tutti i punti programmatici ed in particolare proprio di quelli citati e correlati al delicato ramo di amministrazione su delega presieduto».