Più di 200 persone hanno partecipato ieri pomeriggio alla marcia per San Matteo la manifestazione per dire no agli incendi boschivi organizzata dal Coordinamento Sicilia “Salviamo i boschi” che raggruppa oltre 50 associazioni, comitati civici e collettivi operanti in tutta la Sicilia.
Come ha ricordato la portavoce Maria Angela Galante, il Coordinamento ha presentato, nelle settimane scorse, un esposto congiunto a dieci Procure con cui denuncia una serie di ritardi e omissioni e una “colpevole inerzia delle Istituzioni e della politica regionale”.
Sono stati evidenziati i forti ritardi nelle opere di prevenzione, lavori che avrebbero dovuto essere avviati nel mese di maggio e che, invece, sono cominciati solo il 28 giugno a causa del ritardo nell’approvazione, nel bilancio regionale, dei fondi per la retribuzione degli operai stagionali.
Il Governo regionale – ha detto la portavoce – ha dimostrato una colpevole sottovalutazione del problema che non ha affrontanto nei tempi giusti e si trova adesso a cercare delle toppe per fronteggiare l’emergenza. La prevenzione degli incendi si fa a febbraio, in sede di bilancio, non a luglio o ad agosto quando i giochi ormai sono fatti, soprattutto adesso che le temperature si sono innalzate e i lavori di manutenzione e pulizia dovrebbero essere ultimati ancor prima del 15 giugno. Con il 70% del territorio dell’Isola già in fase di desertificazione, a ogni nuovo incendio non si fa che accelerare il processo e mandare in fumo, insieme agli alberi, anche il futuro dei nostri figli.”
Erano presenti alla manifestazione, in rappresentanza delle rispettive Amministrazioni comunali, anche i sindaci di Erice, Trapani, Valderice, Paceco, Buseto Palizzolo, San Vito Lo Capo e un’assessora comunale di Custonaci.
Dopo l’intervento di Enrico Genovese e di Maria Angela Galante, hanno preso la parola il vescovo di Trapani, Pietro Maria Fragnelli, e la sindaca di Erice Daniela Toscano.
Nel corso della manifestazione sono state illustrate una serie di proposte finalizzate al contrasto degli incendi. Istituzione di un pool di magistrati specializzati su questo tipo di reati, cambio di rotta della politica di prevenzione e controllo, fin qui ritenuta disastrosa, potenziamento e rilancio del Corpo Forestale.
Il Coordinamento Salviamo i boschi ha anche avanzato una serie di richieste ai sindaci presenti. È stato chiesto, in particolare, di intensificare i controlli nei confronti dei proprietari dei terreni, per assicurarne la pulizia, e di aggiornare il catasto degli incendi. È stata, infine, proposta l’istituzione di un’anagrafe degli alberi in ogni Comune con la piantumazione di un albero per ogni nuovo nato. GUARDA IL VIDEO
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