In Sicilia è, ormai da giorni, emergenza incendi e, in considerazione dell’incrementata esigenza di far fronte ai roghi appiccati nelle aree boschive e nei terreni, la Direzione regionale dei Vigili del fuoco ha disposto il raddoppio del personale impiegato nei turni operativi in tutta l’Isola.
Anche nella provincia di Trapani, sia presso il Comando provinciale di contrada Milo sia negli otto distaccamenti (Alcamo, Castelvetrano, Marsala, Mazara del Vallo, porto di Trapani, aeroporto di Trapani e aeroporto di Pantelleria e presidio dei Vigili del fuoco volontari di Salemi), il numero di squadre operative – come ci conferma il comandante provinciale Salvatore Tafaro – è stato raddoppiato per poter fronteggiare al meglio la situazione emergenziale.
In pratica, nel turno di lavoro, che copre un arco di 24 ore, è presente e operativo un numero doppio di vigili rispetto a quello normalmente previsto: nel Trapanese si tratta di circa 100 unità pronte ad intervenire a tutela dell’incolumità delle persone e dell’ambiente.
Dalla mezzanotte di ieri fino a stamattina sono stati oltre 30 gli interventi di spegnimento di incendi effettuati nella provincia di Trapani e, al momento in cui scriviamo, ci sono altre 6 richieste attive giunte ai Vigili del fuoco con cinque squadre impiegate.
Intanto è appena arrivato l’esito della richiesta, avanzata ieri dal presidente della Regione Nello Musumeci al governo nazionale di dichiarare lo stato di mobilitazione della Protezione civile nazionale. Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha appena firmato il dpcm che dispone la mobilitazione del sistema nazionale di Protezione Civile.
Ciò consentirà di avere a disposizione ulteriori risorse, in termini di uomini e mezzi, risorse extra-regionali dei Vigili del fuoco e del volontariato provenienti da altre regioni italiane. Sono in partenza, coordinate dal Dipartimento nazionale della Protezione civile, squadre e mezzi da Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Veneto e Provincia autonoma di Trento e Bolzano.