In piazza per l’eutanasia legale. Ieri i rappresentati del PD e dei Giovani Democratici sono scesi in piazza per firmare l’appello alla presenza di Marco Cappato.
“È un atto dovuto” commentano Valentina Villabuona, presidente dell’Assemblea Provinciale Pd; Marzia Patti e Giulia Passalacqua, consigliere comunali di Trapani; Pietro Giangrasso, segretario del Circolo Pd Isole Egadi; Davide Gallina e Simone Crapanzano, Giovani Democratici Trapani.
“Abbiamo dato il nostro contributo come democratiche e democratici a supporto di una lotta civica, perché riteniamo sia opportuno garantire anche nel nostro paese questo diritto. Abbiamo firmato per riconoscere questo diritto anche a tutte le persone con patologie irreversibili – che procurano dolori intollerabili – e ai pazienti impossibilitati ad assumere autonomamente un farmaco (a causa di SLA, di una tetraplegia…) i quali oggi, nel nostro Paese, non hanno la possibilità di scegliere né di chiedere un aiuto medico attivo per la morte volontaria. Una sofferenza insopportabile, non solo per i pazienti, ma anche per coloro i quali (familiari, amici, conoscenti) sono attualmente impossibilitati ad aiutarli e a rispettare le loro volontà”.
I rappresentati del Partito Democratico e dei Giovani Democratici sottolineano come “Il quesito referendario si pone l’obiettivo d’introdurre l’eutanasia legale tramite l’abrogazione parziale dell’articolo 579 c.p. che punisce l’omicidio del consenziente, lasciando chiaramente intatte le tutele per le persone vulnerabili, i minori di 18 anni, le persone che non sono in grado d’intendere e volere, quelle il cui consenso è stato estorto, e si propone d’introdurre nel nostro Paese il diritto all’aiuto medico alla morte volontaria. In questo modo possiamo riconoscere la possibilità di scegliere un fine vita consapevole, controllato e sereno. Da giovani membri e rappresentanti del Partito Democratico, riteniamo non sia più tollerabile vedere esseri umani sofferenti, con malattie inguaribili o in situazione vegetativa, privati della loro dignità. Occorre riconoscere a queste persone il diritto inviolabile di morire in maniera dignitosa. Occorre, anche in questa occasione, avere il coraggio di prendere una posizione e difenderla. Noi abbiamo messo la nostra firma e nei prossimi giorni continueremo a raccogliere adesioni in tutta la Provincia di Trapani. Adesso tocca a voi”.