Il giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Trapani Samuele Corso ha accolto la richiesta di archiviazione avanzata dal pm Franco Belvisi e ha archiviato l’indagine a carico della deputata regionale Marianna Caronia che era rimasta coinvolta nell’ambito dell’indagine “Mare Monstrum” su un presunto giro di corruzione nelle procedure di assegnazione del collegamenti marittimi con le isole minori in Sicilia.
In relazione alla posizione della deputata regionale, assistita dagli avvocati Ninni Reina e Marco Lo Giudice, il gip ha ritenuto di escludere un ruolo attivo nella conclusione di un accordo di traffico illecito di influenze, ritenendo non dimostrato alcun intervento diretto da parte dell’indagata su componenti della Commissione parlamentare Trasporti dell’Assemblea Regionale Siciliana o altri soggetti.
Così si esprime l’ordinanza di archiviazione: «Non è poi risultato alcun intervento diretto e personale di Marianna Caronia sui componenti della Commissione o, comunque, su esponenti politici e/o della burocrazia amministrativa in grado di influire sulle determinazioni di questi ultimi [..]».
La parlamentare era stata accusata di avere compiuto un atto contrario ai doveri d’ufficio consistente nell’aver ostacolato, nell’ottobre del 2016, la nomina di un consulente della Commissione stessa in materia di trasporti marittimi, trattandosi di nomina sgradita a Ettore Morace e di aver ricevuto, per tale atto, una buonuscita, non congrua, pari a 100.000 da parte della Siremar Spa.
Nel corso del procedimento la difesa ha dimostrato che Caronia era stata assunta nel 1991 e che la sua buonuscita era risultata inferiore e, dunque, ingiusta per difetto rispetto a quella percepita da altri dipendenti con livello d’inquadramento inferiore.