La polemica è servita. Un botta e risposta che parte dai social e che coinvolge lo storico ristorante Assud di Mozia. Una querelle che parte da un post sulla pagina ufficiale del ristorante che pubblichiamo integralmente.
IL COMUNE DI MARSALA HA CHIUSO ASSUD MOZIA
Avremmo voluto festeggiare anche noi ieri sera, unirci alla gioia per la vittoria dell’Italia. Era tutto pronto, il grande schermo, le bandierine e i primi clienti stavano già arrivando. Ma dal vialone di Assud vediamo spuntare, polverose, due auto dei Vigili Urbani di Marsala. Erano le 19.30 mancava poco al fischio d’inizio. Arrivano 4 vigili fieri e baldanzosi con l’ordinanza in mano. Ragazzi si chiude! Alle 19.30 di domenica? Il giorno della finale? Pensavamo fosse uno scherzo ma ci hanno chiuso per davvero.
Motivo della contestazione? Abbiamo aperto senza avere l’autorizzazione della Riserva. INCREDIBILE!
Un ristorante che è li dal 1994, che è uno dei pochi che ha la destinazione d’uso per fare ristorazione. Ora ci dicono che ci vuole l’autorizzazione della riserva. Ma da quando? Chiediamo noi? Ma qua attorno è un proliferare di chioschi, ristoranti, bar, pizzerie, ne spunta uno a settimana. Avete chiesto a loro se ce l’hanno? Silenzio. Chiusi. Fanno il loro verbale e se ne vanno. Con i pennacchi e con le armi.
15 persone lavorano Assud Mozia, 15 professionisti, 15 ragazze e ragazzi che da anni portano avanti un progetto di eccellenza che ci ha portato a rappresentare il nome della nostra città in giro per l’Italia e l’Europa. Chiusi. Per un’autorizzazione. Che non è manco dovuta.
La vicenda è vero non nasce adesso. Da quando abbiamo aperto a fine maggio ad oggi abbiamo ricevuto 8 accertamenti da parte dei vigili di Marsala, 8, neanche fossimo novelli Al Capone, sempre per la stessa cosa: l’autorizzazione della Riserva. Ma la Riserva non rilascia autorizzazioni alla somministrazione! “Attendiamo un parere ci dice l’Amministrazione Comunale” che in tutto questo è la grande assente. Il, Sindaco, il Vice, la Giunta, il Consiglio fanno spallucce. Incapaci di trovare una soluzione. Incapaci di prendere iniziativa. “Guardate che riguarda l’intero Stagnone non solo noi, quell’autorizzazione che chiedete non ce l’ha nessuno” diciamo. Silenzio. Chiusi.
In queste settimane nonostante un incomprensibile accanimento da parte dei Vigili Urbani, 8 ispezioni in un mese e mezzo, non abbiamo voluto dare evidenza pubblica alla cosa perché pensavamo che fosse una cosa burocratica, che avevamo forninto al Comune le ns osservazioni, che si sarebbe risolta. Anche perché tutt’attorno è un fiorire di nuove attività nella riserva e poi vedevamo i post del Sindaco che inaugurava nuove attività e parlava di rilancio dell’economia. Chiusi. A casa.
E cosi dopo un anno e mezzo di pandemia, quando pensavamo che il peggio fosse passato, che ci fosse la possibilità di ripartire, non avremmo mai potuto pensare che sarebbero arrivati questi irreprensibili funzionari del Comune di Marsala (l’ordinanza è firmata dai dirigenti Mezzapelle e Pipitone), degli indomiti Vigili Urbani guidati dal comandante senza macchia e senza paura Menfi e dell’impalpabilità del Sindaco Grillo e la sua Giunta.
Hanno chiuso un’attività in piena stagione, in attesa di un parere. Non per un atto criminale, ma perché, FORSE, ci potrebbe volere un’autorizzazione. FORSE. Chiusi!
15 lavoratori a casa, dopo un anno di Pandemia.
Avete chiuso un’attività che funzionava benissimo e portava lustro alla città. Un incalcolabile danno economico, d’immagine e di salute per tutti noi che stiamo vivendo un incubo abbandonati da tutti.
VERGOGNA. ANDATEVENE VIA! TUTTI!
Non si è fatta attendere la risposta del Comune di Marsala, con l’Amministrazione Grillo che ricostruisce i fatti dopo le numerose reazioni sul provvedimento di chiusura eseguito nei confronti del ristorante Assud Mozia.
“A tal riguardo – dice il primo cittadino Massimo Grillo – come Sindaco e come amministrazione non possiamo che dirci profondamente dispiaciuti per la chiusura della nota attività, per i titolari e per chi ci lavora. La responsabilità di questa chiusura, però, non è da addebitarsi ai Vigili Urbani o all’Amministrazione”.
Di seguito i fatti così come ricostruiti dagli uffici inoltrati dall’ufficio stampa del Comune di Marsala.
L’autorizzazione amministrativa per l’attività di ristorazione della società titolare di Assud era stata oggetto di un contenzioso che ha portato all’annullamento di tale autorizzazione con sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia già nel dicembre del 2019. Annullamento, questo, confermato poi nel 2020 dal Consiglio di Giustizia Amministrativa. A seguito di questa sentenza, il 13 ottobre 2020 si è resa necessaria la chiusura del locale con apposita ordinanza.
“Come ben sanno anche i titolari dell’attività che è stata chiusa, – dice il sindaco Massimo Grillo – con i quali ci siamo confrontati numerose volte per cercare di scongiurare questa situazione, da parte dell’Amministrazione c’è sempre stata tutta la buona volontà di trovare una soluzione a beneficio di tutti in relazione al problema della somministrazione nell’area della riserva dello Stagnone. A questo fine, lo scorso dicembre 2020, abbiamo adottato una delibera di giunta concepita proprio per venire incontro a tutte le nuove attività che intendono operare nell’Area sottoposta a tutela. Per i titolari degli esercizi è sufficiente seguire correttamente la procedura per ottenere l’autorizzazione”.
Tra le aziende richiedenti nuove autorizzazione – affermano dal Comune – anche quella titolare di Assud che, nel giugno 2021, ha inoltrato SCIA Amministrativa e Sanitaria per l’esercizio dell’attività di ristorazione dichiarando che l’immobile di Assud non ricade in zona tutelata. Documento dichiarato irricevibile dal SUAP (Sportello Unico Attività Produttive) in quanto “l’immobile ricade all’interno della zona B della Riserva Naturale Orientata “Isole dello Stagnone“ di Marsala.
Gli uffici, infatti, rilevano l’errore commesso dai responsabili della società titolare di ASSUD, che avrebbero dovuto richiedere un’autorizzazione amministrativa corredata di tutti i pareri in relazione ai vincoli che insistono in zona, così come già precedentemente indicato dal SUAP, e invece hanno presentato una semplice SCIA amministrativa e dichiarando peraltro che l’immobile non ricade in zona soggetta a tutela. Sulla base di questi atti la società è quindi risultata priva delle autorizzazioni necessarie prescritte dall’art. 64 D.Lgs 59/2010 per svolgere attività di ristorazione e pertanto il SUAP, dopo che il Comando dei Vigili Urbani, anche su sollecitazioni di vari esposti, ha accertato che la società ha continuato ad esercitare attività in mancanza dei titoli necessari, il 5 luglio scorso ha emesso ordinanza di chiusura. Ordinanza immediatamente notificata tramite Pec ai titolari che a partire da quella data, quindi, erano pienamente coscienti che non avrebbero dovuto tenere aperto il loro esercizio.
“Detto questo, – chiude il sindaco Massimo Grillo – pur avendo appreso con profondo dispiacere della chiusura di questo ristorante, a maggior ragione dopo il periodo di chiusura dovuto alla pandemia, è chiaro che, anche volendo andare incontro a tutti gli esercenti, l’Amministrazione e gli Uffici non possono esimersi dall’adottare atti dovuti che derivano da contenziosi sui quali si sono pronunciati in maniera chiara il Tribunale amministrativo regionale ed il Consiglio di Giustizia Amministrativa della Regione Siciliana. Se l’Amministrazione lo facesse, se il sindaco o la giunta interferissero in questioni gestionali derivanti da provvedimenti della magistratura amministrativa, ciò sarebbe di una gravità inaudita, oltre che un reato. E non credo si possa pretendere che l’Amministrazione commetta un reato per permettere ad un locale oggetto di un provvedimento di chiusura di rimanere illegittimamente aperto”.
Mentre è partita una petizione sul sito Change.org, il titolare di Assud, Ignazio Passalacqua, ha affidato al suo profilo Facebook una contro replica al Comune.
È quasi mezzanotte di una giornata interminabile. Raccolgo alcuni pensieri, le parole, il grande affetto che mi e ci avete dimostrato in questa vicenda. Grazie davvero a tutti quanti.
La volete sapere la verità? Me lo sarei risparmiato molto volentieri tutto sto casino. Volevo solo festeggiare con Nene la vittoria della coppa. Neanche questo piacere ho avuto.
Ho letto la risposta del Sindaco Massimo Grillo Sindaco di Marsala (che risponde a un’attività come se avesse ricevuto un attacco politico senza precedenti), ma io politica non ne faccio più. Da anni ormai ho deposto le armi. Voglio solo fare il mio lavoro, nulla più.
Con dignità, e con ambizione anche e ci stava riuscendo anche bene. Assud è un progetto che è una bellezza e che sta per prendere il volo. Marsala, Pantelleria e presto due attività nel cuore di Palermo, e poi chissà. Ma l’insidia è sempre dietro l’angolo.
Io non ci credo ai complotti, non posso pensare che ci sia un disegno dietro quello che è successo. Troppo alto è il livello di fiducia che ho nelle istituzioni, avendo avuto l’onore di farne parte.
Troppe imprecisioni tecniche nel racconto del sindaco, molta malafede anche mi verrebbe da dire. Ma questo aspetto lo vedremo spero in questi giorni (magari non sui social mi auguro).
Quello che più mi sconvolge e rattrista da cittadino è il quadro che ne esce fuori dal suo racconto: uno zelo incredibile nel perseguire e punire da parte dei suoi funzionari. Praticamente il comunicato ci dice che basta un errore di procedura, una virgola fuori posto per chiuderti l’attività. Attenzione imprenditori! Arriveranno immediatamente a prendervi, con i pennacchi e con le armi.
Mi piacerebbe incontrarla signor sindaco, da cittadino e imprenditore vorrei capire, perché molte cose non mi sono chiare.
Insomma, la questione è solo all’inizio.