La permanente situazione del “Paolo Borsellino” di Marsala, Ospedale-Covid dallo scorso novembre, è stata oggetto di acceso dibattito due sere fa in Consiglio comunale. Al termine della seduta, all’unanimità, è stato deciso di occupare l’Aula di Palazzo VII Aprile quale segno di protesta per la mancanza di ascolto da parte dell’Asp Trapani e della Regione. In precedenza, infatti, l’Assise Civica aveva inviato un documento unitario alle suddette Istituzioni, al fine di avere risposte certe sul futuro dell’Ospedale di Marsala e nel quale i consiglieri lamentavano che, oltre ad essere struttura covid, il “Paolo Borsellino” è anche stato oggetto di trasferimento di strumentazioni e personale. Il sindaco Massimo Grillo, già intervenuto nel corso del dibattito di ieri in seno al Consiglio, ribadisce la propria posizione:
“I consiglieri comunali hanno iniziato l’occupazione dell’Aula consiliare e personalmente comprendo le ragioni dell’iniziativa perché al momento non c’è una programmazione che – nella prospettiva di una graduale uscita dall’emergenza sanitaria e di un incremento delle vaccinazioni – tenga nella dovuta considerazione la nostra disponibilità a servire la comunità provinciale con un Ospedale Covid. Situazione che ha avuto come conseguenza, altrettanto grave, lo smantellamento del nostro presidio, a beneficio di altri reparti ospedalieri della provincia, potenziati con le nostre attrezzature e su cui l’Asp ha già fissato programmi a lungo termine. Puntualizzato ciò – e beninteso che, come ho sempre detto, Asp e Regione devono a Marsala risposte certe sui tempi relativi ai lavori per il Padiglione Malattie Infettive e al consequenziale ripristino degli standard ospedalieri di primo livello – è pur vero che occorre una strategia d’azione che coinvolga i sindaci trapanesi, al fine di formulare una proposta unitaria all’Asp ed al Governo della Regione, dalle quali pretendere risposte certe sulla programmazione ospedaliera siciliana che riguarda la comunità dell’intero territorio provinciale, non del singolo Comune. Dobbiamo alzare la prospettiva se puntiamo alla soluzione del problema, altrimenti rischiamo uno scontro demagogico e il fallimento della politica tutta. Per questo ho sollecitato un incontro a Trapani, fissato per domani, con alcuni sindaci della provincia per confrontarci e formulare una proposta al Commissario dell’Asp, in cui chiedere tempi, rivendicare certezze: non per i singoli territori, ma per la comunità trapanese. Attiviamoci tutti in una logica politica non divisoria e campanilistica, ma unitaria”.