Avviso di conclusione delle indagini preliminari e contestuale informazione di garanzia per la 39enne L.G.V., dipendente di una ditta di pulizie. La donna è indagata dalla Procura di Trapani per il reato di furto aggravato e per indebito utilizzo di carte di credito e di pagamento.
Il reato sarebbe stato commesso nei confronti di una pluralità di persone, per lo più donne che assistevano i loro bambini ricoverati in due reparti dell’ospedale “Sant’Antonio Abate” di Trapani.
L’attività d’indagine, nata dalla segnalazione di una poliziotta che
aveva il figlio ricoverato e dalle denunce presentate dalle persone offese e condotta dall’aliquota della Polizia di Stato della sezione di polizia giudiziaria presso Tribunale di Trapani, ha permesso di individuare e accertare che, da circa un anno, la 39enne si sarebbe resa responsabile di furti di denaro che sottraeva dalle borse delle madri dei piccoli pazienti, custodite all’interno degli armadietti, dopo averle invitate ad uscire dalla stanza di degenza per effettuare le pulizie.
Il lavoro degli investigatori ha permesso, inoltre, di identificare numerose altre persone che, nel tempo, erano state derubate dalla donna: tra queste un infermiere, una medica e una addetta alle pulizie sua collega.
È stato anche accertato che, in una specifica circostanza, l’indagata ha
Utilizzato indebitamente, e nell’immediatezza, il bancomat che aveva rubato insieme ad un borsellino, per effettuare una serie di operazioni con pagamenti di piccolo importo, a distanza di pochi minuti l’uno dall’alîro, presso farmacie, distributori di carburante, pasticcerie in modo da escludere la possibilità di dovere utilizzare il pin.
Per quanto accertato dalla polizia giudiziaria, la pm Giulia Signaroldi condividendone le risultanze, ha emesso il provvedimento che è stato notificato, nei giorni scorsi alla indagata sempre dai poliziotti della sezione di pg del Tribunale di Trapani.