Tra le operazioni di manutenzione del verde che sono in corso in questi giorni c’è anche quella dei Giardini del Balio, affidata dal Comune di Erice alla ditta Hybiscus con la supervisione dell’architetto paesaggista Pietro Pio Pedone. Nel dettaglio, sono in fase di riparazione gli impianti idrici e di irrigazione, in aggiunta alla potatura delle siepi di Buxus sempervirens e Buxus balearicus, alla pulitura delle aiuole e alla piantumazione di fasce fiorite, rose profumate, camelie di porcellana, glicini trionfanti, bianchi viburni, antichi agnocasti blu tipici dei monasteri, lianose profumate di caprifoglio e asparagi a bordo delle zone meno sicure. Completerà l’opera un tappeto di provvisoria Dimofoteca di vari colori. Inoltre, Erice ha scelto di aderire al circuito Grandi Giardini italiani, un’impresa culturale che opera nel settore dell’ambiente, del paesaggio e nel settore dei Beni Culturali, che da oltre 24 anni promuove in Italia e all’estero la conoscenza dei giardini visitabili della rete.
«Abbiamo fortemente voluto questa operazione di manutenzione del verde nei Giardini del Balio – commenta la sindaca Daniela Toscano -. Saranno addobbati in vista della prossima stagione estiva con piante individuate come compatibili, in armonica organizzazione, con la storia floristica ed i valori storico-ambientali del giardino in cui è anche stato riscoperto il senso del bassorilievo dell’Ape del 1933. Un ringraziamento sincero va a tutti coloro i quali, a più titoli, hanno contribuito a dare un input a quella che reputo una rinascita del nostro gioiello verde della città».
«Credo che l’arricchimento e l’abbellimento dei Giardini del Balio costituiscano un importante tassello nell’ambito delle politiche di promozione turistica incentrate sulla valorizzazione dei siti culturali en plen air – commenta l’assessora Rossella Cosentino -. Così potremo puntare ad un target di visitatori interessato ed appassionato di giardini monumentali ed orti botanici. Il circuito Grandi Giardini italiani, al quale Erice ha aderito, potrà certamente facilitare per far conoscere ancora e meglio la cultura dell’arte del giardino del nostro territorio nel palcoscenico internazionale».