Ricorre oggi il 169° anniversario della fondazione della Polizia di Stato. Anni ricchi di cambiamenti, che vengono ricordati ogni anno il 10 aprile, giorno in cui, nel 1981, è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la legge 121 che – come ha evidenziato dal capo della Polizia Lamberto Giannini – “portava in sé il seme di grandi evoluzioni, ridisegnando una polizia moderna e a forte identità civile”.
A Trapani, a causa delle attuali restrizioni dovute alla pandemia di coronavirus, la ricorrenza è stata sottolineata con una cerimonia ristretta nella sede della Questura, con la vicaria Marina D’Anna e alla presenza del prefetto Tommaso Ricciardi, nel corso della quale è stata deposta una corona d’alloro alla memoria dei caduti della Polizia, tra i quali 14 poliziotti morti per Covid.
Come da tradizione, questa giornata è stata anche l’occasione per tracciare un bilancio delle attività svolte nel territorio trapanese, sia nel contrasto alla criminalità organizzata sia al crimine diffuso.
Tra i numerosi arresti si ricordano quelli effettuati nell’ambito dell’operazione antimafia “Ruina” condotta dalla Squadra Mobile, che ha consentito di sgominare il sodalizio mafioso operante nei territori di Calatafimi Segesta e Vita.
Nell’ambito del contrasto al traffico di sostanze stupefacenti, è da citare l’esecuzione di sei misure cautelari a carico di altrettanti favoreggiatori del narcotrafficante mazarese Vito Bigione, arrestato all’estero dalla stessa Squadra Mobile.
Non meno strategico il ruolo rivestito dalla Polizia di Stato nel delicato compito di controllo del territorio: le Volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico di Trapani e dei cinque Commissariati di P.S. distaccati hanno garantito la loro presenza procedendo al controllo su strada di migliaia di persone e mezzi e concorrendo al rispetto delle prescrizioni anti Covid.
In quest’ultima attività, ossia quella del controllo sul rispetto delle limitazioni imposte dalla situazione pandemica che ha caratterizzato quest’ultimo anno, i poliziotti trapanesi sono stati impegnati in prima linea con l’impiego su strada di oltre 5.000 equipaggi e la contestazione di centinaia di sanzioni a carico di altrettanti contravventori.
Tra le attività mirate al contenimento del contagio da coronavirus, da ricordare anche – in concorso con altre forze dell’ordine – la cinturazione sanitaria della città di Salemi, dichiarata zona rossa nella fase iniziale del lockdown, con centinaia di pattuglie della Polizia a presidio della cittadina del Belice, colpita da contagi crescenti.
Da ricordare anche lo sforzo organizzativo, e il massiccio impiego di uomini, nel difficile compito di gestione dei numerosissimi sbarchi di migranti, giunti illegalmente sulle coste della provincia e sull’isola di Pantelleria.
Una necessità – quella di garantire la sicurezza durante gli sbarchi e le successive attività di vigilanza dei migranti in quarantena sulla terraferma e a bordo delle navi tuttora presenti al largo di Trapani – ha comportato, durante il secondo semestre 2020 e nei primi mesi del 2021, un impegno di poliziotti senza precedenti. GUARDA IL VIDEO celebrativo diffuso dalla Polizia di Stato
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