Caos, incertezza, sbando.
Negli ultimi 14 mesi, l’intera popolazione mondiale è stata investita dallo tzunami Covid-19, che ha letteralmente fatto tremare le fondamenta della società a tutti i livelli, sport compreso.
Per quanto riguarda il Marsala Calcio, invece, il Covid si è “soltanto” sommato al caos, all’incertezza e allo sbando che regnano incontrastati da 21 anni sulle società calcistiche di Capo Boeo. I “giovani” marsalesi (dai neonati ai trentenni) hanno visto pochissime partite degli Azzurri, vissuto ancora meno gioie. Ci si ricorda del terzo posto in Serie D del 2018-2019, delle gare contro il Bari e contro il Palermo con il pienone al Lombardo Angotta… ma per il resto, a tirar fuori la solita e stantia solfa del “blasone”, dei 40 campionati di Serie C, del gol di Angelo Sandri in Marsala-Anagni, di Evra e di Materazzi, sono rimasti soltanto i vecchi. Perfino i trentenni come il sottoscritto, scavano a fatica nella loro memoria per recuperare ricordi di stagioni liete e di progetti validi, mentre nella loro mente si susseguono senza sosta volti e nomi, società e presidenti, falsi miti e volenterosi senza portafoglio.
Ad oggi, 2 aprile 2021, il Marsala Calcio dovrebbe (il condizionale è d’obbligo) essere una squadra iscritta al campionato regionale di Eccellenza, e di essere in procinto di riprendere la propria stagione dopo uno stop di ben 6 mesi causa pandemia.
C’è un nuovo calendario, e ci dovrebbe essere anche un campo da gioco: il Comunicato Ufficiale n.212 della Lega Nazionale Dilettanti Comitato Sicilia, datato proprio 2 aprile 2021, ha stabilito che domenica prossima, l’11 aprile 2021, prenderà il via il Girone A1 di Eccellenza con le dieci società che hanno deciso, nonostante a tutte sia stato concesso il “paracadute” della cancellazione delle retrocessioni in Promozione, di partecipare a questo mini-torneo che garantirà almeno una promozione in Serie D 2021-2022.
Alle ore 16 si giocherà (forse) Marsala – Sancataldese.
Gli ospiti nisseni durante l’estate scorsa si erano corazzati per tentare il ritorno in Serie D dopo la bruciante e rocambolesca retrocessione avvenuta con ben 42 punti nel 2018-2019 (un anno prima di quella degli Azzurri), con la proprietà che avevo deciso di prestare “le chiavi dell’auto” al giocatore sancataldese più importante della storia, Lirio Torregrossa, investito della carica di direttore generale. I verdeamaranto staranno quindi scalpitando in atteso del nuovo fischio di inizio, per provare a giocarsi le loro chance di promozione in quarta serie.
Sul fronte azzurro, invece, è il caos. Ad oggi, non si sa chi sia il reale proprietario delle quote societarie (un amministratore giudiziario? Che poteri ha? Per quanto tempo ancora lo sarà? E il restante 35% delle quote?), non si sa chi sia il presidente né da chi è composto il resto dell’organigramma, non esiste un Direttore Sportivo, un Responsabile della Comunicazione.
Non si sa se e quali siano i calciatori tesserati, non si sa se e chi siano i membri dello staff tecnico, in quanto non ci risulta che l’allenatore tesserato, mister Pino Tortora, sia in questi giorni a lavoro a Marsala.
Non si sa se l’Amministratore Unico in carica, mister Jihed Gharbi, dopo le “mezze dimissioni” dei giorni scorsi, sia ancora al timone della scassata barchetta azzurra.
Non è dato nemmeno sapere dove verrà disputata la partita, qualora il Marsala si presentasse: il “Nino Lombardo Angotta” è stato dichiarato inagibile dalla Commissione Provinciale di Vigilanza per i Pubblici Spettacoli, inoltre il vecchio contratto di affidamento dell’impianto dalla proprietà (il Comune di Marsala) al vecchio gestore (la stessa Marsala Calcio ARL), è stato stracciato dall’Amministrazione Comunale. La Lega Nazionale Dilettanti, nel proprio comunicato riporta che il campo da gioco del Marsala Calcio è il “Comunale” di Petrosino (Tp).
La nostra redazione ha contattato Antonio Galfano il proprietario della a.s.d. Bianco Arancio Petrosino, società calcistica affidataria dell’impianto, che ci ha detto: “al sottoscritto non risulta. Il presidente Mario Parrinello non ha firmato alcun nulla osta e nessuno ci ha nemmeno avvertiti, né dalla LND né dal Marsala Calcio”. Sembra quindi improbabile che l’amministrazione comunale, col sindaco Gaspare Giacalone in testa, abbia firmato la concessione bypassando il gestore del proprio impianto.
Abbiamo interpellato anche un dirigente azzurro, vicino all’amministratore unico in carica Jihed Gharbi, il quale ci ha chiarito che “è stata la Lega in autonomia a collocare il Marsala Calcio nel campo sportivo omologato per l’Eccellenza più prossimo al territorio di Marsala. Parleremo sicuramente nelle prossime ore col Bianco Arancio Petrosino, e non ci dovrebbero essere problemi. Male che vada proveremo a giocare al ‘G. Mancuso’ di Paceco”.
Insomma, si riparte, forse, per provare a far giocare quattro ragazzini in un campionato senza obiettivi né scopi. Vestendo addosso un colore molto importante e intriso di storia, ma portando sul pettorale il logo di una società che in tre anni e mezzo di vita, è riuscita ad accumulare una montagna di debiti (centinaia di migliaia di euro), con buona pace di qualche volenteroso che ci ha messo faccia e portafoglio (Ignazio Chianetta, Mimmo Li Causi, Domenico Cottone e Jihed Gharbi, in rigoroso ordine cronologico).
Il virus che ha colpito il Marsala Calcio nel maggio del 2000, quando era appena retrocesso dalla Serie C1 alla Serie C2, non è stato minimamente debellato.
Speriamo che il Sars-Cov2 duri di meno.