Dopo la presa di posizione del Circolo UDI (Unione Donne in Italia) e della CGIL di Trapani, il sindaco Giacomo Tranchida ha voluto ilasciarea alcune precisazioni sul regolamento votato dal Consiglio comunale per l’istituzione della Commissione Pari Opportunità. Anche in questo caso, dopo la pubblicazione integrale delle note delle due associazioni, optiamo per la pubblicazione integrale della nota firmata dal primo cittadino.
“Sono stato sollecitato anche dalla stampa – scrive il sindaco – nel replicare ad alcune prese di posizione della locale UDI e della CGIL che, evidentemente, non hanno condiviso l’approvazione consiliare del regolamento comunale per la nuova Commissione Pari Opportunità di Trapani. Me ne dispiaccio ma, pur rispettando il parere di tutti, chiarisco intanto che la mia Amministrazione ha le idee ben chiare sul delicato tema, provando però a superare datati steccati ideologici e culturali, anche sulla scorta di quanto già posto in essere da diverse città italiane di certo non secondarie per sensibilità politica e culturale sul tema. Al riguardo, solo per mera cronaca, evidenzio che il Consiglio comunale più “rosa” della storia di Trapani si realizza con l’avvento della mia amministrazione (registrando, sin dall’origine, a oggi, 7 Consigliere su 19 eletti in maggioranza, dunque oltre il 36%). Ovviamente auspico che nella prossima legislatura più donne possano concorrere e perché no?!? magari con patto elettorale trasversale che vincoli al 50% del diverso genere la formazione delle liste!
Altresì, nel rispetto della vigente legge elettorale regionale sulla rappresentanza del diverso genere, non intendo procedere con alcun rimpasto di Giunta. Preciso altresì, che su 3 tecnici nominati in Giunta, due sono le donne (le assessore D’Alì e Patti), peraltro al pari impegnate e con meriti riconosciuti, non solo nelle deleghe affidate, ma anche nel governo del Distretto Turistico e del FLAG.
Per ritornare, comunque, all’immediato prossimo futuro, nei prossimi giorni, previo avviso pubblico, verranno accreditati gli Enti/Associazioni che intendono aderire alla costituenda nuova Commissione per le Pari Opportunità (mi auguro che anche UDI e CGIL, pertanto, abbiano a rivedere le loro critiche posizioni al riguardo, diversamente, pur rispettando in coerenza di scelta le anticipazioni rese alla pubblica opinione, non potrò, seppur a malincuore, che prenderne atto) onde consentirmi successivamente di procedere alla formalizzazione delle designazioni nel rispetto delle rappresentanze previste dall’apposito regolamento, tra cittadine e cittadini, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali, come segue: 3 componenti designati dalle confederazioni sindacali dei lavoratori; 3 componenti designati dalle confederazioni sindacali dei datori di lavoro dei diversi settori economici, nonché espressione delle associazioni sindacali artigiani, commercianti ed agricolture; 3 componenti designati dalle associazioni facenti parte della Consulta comunale delle Associazioni; 3 componenti rappresentanti i Movimenti femminili più rappresentativi sul piano nazionale operanti nel campo della Parità e delle Pari Opportunità nel lavoro in sede locale; 3 donne straniere designate da comunità insediate e rappresentanti di minoranze etniche, linguistiche e religiose; 3 rappresentanti degli studenti delle Scuole secondarie di secondo grado, rappresentanti di Istituto; 3 rappresentanti degli studenti del Polo Universitario di Trapani; 3 rappresentanti designati da associazioni, anche di promozione sociale, operanti in sede locale nel campo di genere, per la parità dei diritti e contro ogni forma di discriminazione compresa quella sessuale; 3 rappresentanti designati dal Patto dei Sindaci per la Cultura Trapanese; 1 rappresentante designato da ciascuna delle Consulte dei quartieri, rioni e frazioni insediate; 3 rappresentanti designati dai dirigenti degli Istituti scolastici inferiori e superiori; 3 rappresentanti designati dai Centri antiviolenza riconosciuti e presenti nel comune di Trapani.
Trapani è donna … Spiace oggi abbia a partorire in mezzo alle polemiche, tanto in Consiglio comunale che qualcuna fuori, di certo i CambiaMenti creano all’inizio disorientamento, ma già oggi guardano al futuro”.