Rinviata al prossimo 12 aprile l’udienza, la seconda, del processo davanti alla Corte d’Assise di Trapani a carico di Vincenzo Frasillo, il 53enne mazarese accusato di aver ucciso la moglie Rosalia Garofalo il 29 gennaio 2020 nella loro abitazione di via Calypso a Mazara del Vallo.
L’uomo è attualmente detenuto, in custodia cautelare, presso la Casa Circondariale “Pagliarelli” di Palermo: è accusato di omicidio volontario, maltrattamenti in famiglia e lesioni personali.
Il rinvio si è reso necessario per l’indisponibilità, per motivi di salute, della pm Marina Filingeri della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Marsala.
La presidente Daniela Troja, nell’indicare la nuova data, ha reso noto che, come disposto dalla Corte su richiesta difensore di Frasillo, l’avvocato Antonino Carmicio, è stata acquisita la cartella clinica relativa al ricovero dell’imputato, dopo l’arresto, nel reparto di Psichiatria del carcere palermitano. Non è stata, invece, sciolta la riserva sulla richiesta, sempre avanzata dal difensore, di disporre una perizia psichiatrica volta a valutare la capacità di intendere e di volere del suo assistito.
Come è riportato agli atti, Vincenzo Frasillo aveva brutalmente picchiato a mani nude e con oggetti contundenti la moglie – che aveva già danni fisici permanenti a causa di una precedente ischemia cerebrale – su tutto il corpo e al volto. Dall’esame del corpo di Rosalia Garofalo erano emerse fratture ad uno zigomo e al naso, alla regione lombosacrale, alle costole e diverse altre lesioni alle gambe. Proprio le fratture alle costole avevano provocato un pneumotorace con conseguente insufficienza respiratoria acuta da cui era derivato il decesso della donna.
L’uomo aveva chiamato i soccorsi soltanto diverse ore dopo, quando la moglie era ormai deceduta. L’ora della morte, infatti è stata collocata dal medico legale tra le 12 e le 16 del 29 gennaio mentre la telefonata al 118 è stata effettuata da Frasillo alle ore 20.
Nel processo si sono costituiti parte civile il figlio della coppia, Matteo Frasillo, i tre fratelli e la sorella di Rosalia Garofalo, le associazioni “Casa di Venere” di Marsala, “Demetra” e “Mimosa” Onlus di Mazara del Vallo, Co.tu.le vi. di Trapani e “Insieme a Marianna” di Roma.
I tre testimoni che la sostituta procuratrice Filingeri aveva indicato nella prima udienza saranno, quindi, ascoltati il prossimo 12 aprile.