Oltre 40 casi risolti e 20 misure cautelari, come il divieto di avvicinamento alla persona offesa e l’allontanamento dalla casa familiare, per tutelare donne vittime di violenze: questo il bilancio dell’attività svolta a difesa delle donne dall’Arma dei Carabinieri nella provincia di Trapani.
Il dato è stato diffuso oggi, in occasione della Giornata internazionale della donna.
“I continui interventi a supporto di madri, mogli, sorelle, figlie di ogni età – si legge nella nota diffusa dal Comando Provinciale di Trapani – vogliono dare forza a coloro che non sempre hanno il coraggio di denunciare chi impedisce di affermarli, attraverso i fenomeni di violenza e discriminazione, i cui effetti sono resi ancor più gravi dalle restrizioni dovute alle misure di contenimento della diffusione della pandemia”.
L’Arma considera le proprie militari come un “elemento di valore aggiunto per continuare questo cammino, attraverso l’ascolto dedicato e l’intervento. Sempre più il contributo delle donne carabiniere agevola le attività preventive e repressive”.
E delle donne nei Carabinieri del Trapanese, abbiamo parlato oggi in un altro articolo, clicca qui per leggerlo.
Nella nota si ricorda che, contro le violenze, “è ora possibile adottare provvedimenti già ai primi segnali, si può cioè realizzare una ‘protezione anticipata”’ della vittima, avvalendosi dei nuovi strumenti previsti dalla legge denominata Codice rosso. Proprio di questo colore è stata, infatti, realizzata presso il Tribunale di Marsala, la “Panchina del rispetto”, pensata per rappresentare un simbolo dell’impegno profuso al contrasto del mancato riconoscimento dei diritti delle donne, che si affermano non solo attraverso la repressione ma soprattutto con il riconoscimento costante”.
Sempre presso la Procura di Marsala è stato istituito, così come a Trapani, uno “Sportello Antiviolenza” presso cui sono presenti, come referenti per la polizia giudiziaria, anche marescialle dell’Arma specializzate nella delicata materia, che si occupano di ascolto, anche protetto, così come della collocazione delle vittime nelle strutture protette.
L’attività dei Carabinieri è a tutto tondo: accanto alle attività investigative, c’è la volontà di stare affermare i diritti delle donne, con le quali si instaura un dialogo basato sulla fiducia, nonché sono molteplici le iniziative di sensibilizzazione sul tema, con specifiche campagne fin dalle scuole primarie.