Dopo la Regione, a Trapani il sindaco annuncia che proprio da lunedì il Comune non erogherà il servizio di igiene personale per gli studenti con grado di disabilità grave o gravissima. Una condizione che coinvolge tutto il sistema scolastico.
“Risultato? Decine di operatori, dipendenti delle aziende che gestivano l’appalto pubblico e specificamente preparate, con un migliaio di ore di corsi e 20 anni di esperienza, da lunedì resteranno a casa a ingrossare le fila della disoccupazione; centinaia di ragazzi e le loro famiglie non troveranno più a scuola la loro assistente, né una situazione di tranquillità e fiducia che non è stato facile costruire. Al loro posto i collaboratori scolastici, a cui viene riversata anche questa responsabilità, dopo un corso di poche ore, evidentemente miracoloso, organizzato dalle scuole”, così Aldo Mucci, delegato di SGB Sindacato Generale di Base.
“Abbiamo apprezzato come l’Amministrazione comunale abbia continuato a erogare l’attività, ma adesso non è pensabile fermarsi e cancellare lavoro e servizio. Non ci stiamo”.
“Bisogna dare continuità”, prosegue “e ripensare un modello organizzativo in appalto che drena e privatizza una montagna di soldi pubblici: ogni ora di attività costa risorse pubbliche per 22 euro, di cui meno di 8 vanno in busta paga agli operatori. C’è tempo e spazio per migliorare il servizio e dare stabilità e certezze a lavoratori e cittadini, nella scuola e anche oltre l’orario scolastico. L’unica cosa che non possiamo permetterci è continuare a tagliare servizi e creare disoccupazione, in una terra che ha fame di diritti, lavoro e servizi”.
“Incredibile il comportamento delle solite organizzazioni sindacali, che hanno portato i lavoratori in questo sistema di appalti pubblici, fatto di contratti di un mese o di qualche settimana, di eterna precarietà, di stipendi non pagati, per poi abbandonarli in queste condizioni dopo averli spremuti”, continua Giovanni Oliva, altro delegato SGB del territorio.
In occasione del presidio chiesto incontro con il sindaco, al Consiglio comunale e al Prefetto: “Abbiamo già avviato interlocuzioni importanti, anche a livello nazionale, ma sollecitiamo l’intervento anche di ogni soggetto istituzionale e politico locale. E soprattutto soluzioni urgentissime. Davanti al lavoro e ai diritti dei nostri ragazzi non arretreremo di un passo”.
La protesta si svilupperà domani mattina, lunedì 1 marzo alle 10, davanti la Prefettura.