Può lasciare la Casa circondariale di Trapani dove si trovava in custodia cautelare dallo scorso mese di agosto il 34enne Antonino Tranchida.
L’uomo era stato arrestato dai Carabinieri per tentato omicidio, atti persecutori, detenzione e porto in luogo pubblico di arma, lesioni personali, minaccia aggravata e violenza privata, in esecuzione dell’ordinanza emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trapani.
Tranchida avrebbe perseguitato alcune persone residenti a Trapani, rendendosi responsabile di gravi violenze e minacce e arrivando anche ad attentare alla vita di un uomo.
Adesso il gip ha accolto la richiesta dei suoi legali, gli avvocati Natale Pietrafitta, Luigi Pipitone e Raffaele Bonsignore, e ha disposto per l’uomo gli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico presso un domicilio in Lombardia. Proprio quest’ultima circostanza, che lo allontana dalle persone offese, ha indotto il giudice ad alleggerire la misura cautelare nell’attesa del processo. La Procura e i legali delle parti offese avevano espresso parere contrario.