Rigettato dalla Corte di Cassazione il ricorso presentato dalla Procura della Repubblica di Trapani contro il pronunciamento del Tribunale del Riesame per il cosiddetto “caso parcheggi” che portò, lo scorso anno, all’emissione di del divieto di dimora nel territorio di Erice e Trapani nei confronti della sindaca Daniela Toscano.
La vicenda è quella legata alla realizzazione di un parcheggio sul lungomare Dante Alighieri per la quale la prima cittadina di Erice risultava indagata per abuso d’ufficio dopo la denuncia di un imprenditore.
La Procura di Trapani aveva chiesto i domiciliari.
“Sapevo – ha dichiarato Toscano – che in un contraddittorio, definito in un sistema di regole, avrei avuto la possibilità e la capacità, grazie ai miei legali, di affermare le mie ragioni. Prendo atto di quel che è accaduto e non posso che confermare la mia determinazione a portare a conclusione il mio mandato amministrativo rimanendo ferma sui miei principi e continuando nel solco della responsabilità, del rispetto delle norme e delle leggi e del ruolo delle Istituzioni, tutte, nessuna esclusa”.
Nel caso era rimasto coinvolto anche il fratello della sindaca, Massimo Toscano, che è consigliere comunale a Trapani. Anche per lui era stato disposto il divieto di dimora a Trapani, poi revocato.
La Corte di Cassazione si è pronunciata su rigettando i ricorsi presentati dalla Procura trapanese e riconfermando quanto già sostenuto dai giudici del Riesame di Palermo.