Arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico per il 36enne Francesco Calamia di Castelvetrano.
L’uomo, già sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di dimora emessa dal gip del Tribunale di Marsala dopo l’arresto per resistenza a pubblico ufficiale, si era reso protagonista, nelle ultime settimane, di una serie di violazioni e comportamenti sconsiderati alla guida di auto, provocando anche due incidenti stradali di cui uno con feriti. Da ultimo aveva anche dato fuoco ad un capannone insieme ad un complice. Ne avevamo a suo tempo riferito in diversi nostri articoli.
I primi episodi risalgono ai giorni successivi allo scorso 5 gennaio quando Calamia, al quale la patente era stata revocata lo scorso anno, era stato arrestato dai Carabinieri poiché sorpreso a guidare un’auto in possesso di 40 grammi di cocaina.
L’uomo era stato nuovamente arrestato il 12 gennaio poiché, al volante di una Nissan Patrol, dopo aver tamponato violentemente un’auto in sosta e percorrendo a intensa velocità la via Vittorio Emanuele III, non si era fermato all’alt di una pattuglia dei Carabinieri di Campobello di Mazara. Il suo tentativo incontrollato di fuga era terminato poco dopo, quando, tra la via Roma e la via Garibaldi, aveva investito e causato il ribaltamento di un’Audi A4 condotta da un giovane – per fortuna rimasto illeso – e il danneggiamento di altre tre auto parcheggiate per non avere rispettato il segnale di stop dell’incrocio.
La sera del 19 gennaio, nella frazione di Tre Fontane, la storia si era ripetuta e i Carabinieri erano intervenuti per un nuovo incidente provocato da Calamia che aveva investito l’auto, una Fiat Punto, su cui viaggiavano due coniugi e il loro figlio. In quella circostanza l’uomo, guidando una Volkswagen Golf, percorrendo ad alta velocità la via Margellina, non aveva rispettato lo stop e, dopo l’incidente, in cui due persone erano rimaste ferite, si era dato alla fuga a piedi.
L’ultimo episodio in ordine di tempo risale a domenica 24 gennaio quando, tra le 14 e le 15, i militari dell’Arma sono intervenuti in via Vaccarello dove poco prima era stato segnalato l’incendio di un capannone e un’incidente stradale che aveva coinvolto un’Alfa Romeo GT e una Fiat Panda. Nelle ore successive le attività d’indagine dei Carabinieri di Campobello di Mazara hanno consentito di ricostruire la dinamica degli eventi e attribuirne la responsabilità a Francesco Calamia, in concorso con un complice, dopo un diverbio nato con il proprietario del capannone.
Il complice è stato identificato nel 42enne Giovanni Mistretta, soggetto già destinatario della misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno a Castelvetrano dove è stato rintracciato e arrestato dai Carabinieri.
Al termine delle formalità di rito, Calamia è stato condotto nella sua abitazione in regime di arresti domiciliari con il braccialetto elettronico che consentirà di monitorare i suoi eventuali spostamenti. L’uomo era diventato un incubo per i cittadini del territorio tanto che qualcuno aveva anche avviato una petizione online per chiedere alle Autorità il suo allontanamento. Calamia, inoltre, si era reso protagonista di una serie di dirette sulla sua pagina Facebook in cui insultava i Carabinieri e assumeva atteggiamenti di assoluto spregio della misura cautelare a cui era già sottoposto. GUARDA IL VIDEO