«La scelta di Musumeci di una giunta regionale tutta al maschile, annunciata a fine 2020 e concretizzatasi nelle scorse settimane, ci ha indignate non solo perché sembra presupporre che nel panorama politico attuale non vi siano donne ritenute all’altezza di ricoprire il ruolo di assessore regionale, ma soprattutto perché operata in sfregio ai principi costituzionali, che elevano l’eguaglianza di genere nell’accesso alle cariche pubbliche ben al di sopra di una mera questione di “quote” o di sensibilità personali dei singoli presidenti o partiti politici di turno. Tuttavia, l’indignazione non produce frutti se non è accompagnata da una seria riflessione e da un’attività di proposta».
Così la consigliera pentastellata Francesca Trapani commenta la decisione presidenziale, che nell’ultimo mese ha visto riaccendersi il dibattito sul ruolo delle donne in Politica e messo in luce quanto le questioni di genere siano ancora tristemente attuali nella nostra Regione. L’atto è stato sottoscritto anche dal consigliere Lipari.
«In questo contesto, che ha visto già la mobilitazione di centinaia di donne in tutta la Sicilia – prosegue la consigliera, Chiara Cavallino – riteniamo che anche la Giunta Tranchida debba cogliere l’occasione per dare un segnale tangibile e promuovere con appositi provvedimenti le pari opportunità, a partire dall’istituzione di una vera Commissione comunale che, contrariamente a quanto previsto dal Regolamento attuale, non ha ancora visto la luce. In una “provincia” in cui vi è, attualmente, un solo Sindaco donna, Daniela Toscano, sarebbe significativo che il Comune capoluogo si facesse promotore di un’iniziativa che renda questa Commissione non solo concretamente operativa, ma anche permanente. Per sollecitare l’adeguamento del regolamento esistente, abbiamo depositato un atto d’indirizzo, contenente una proposta che riveda la composizione e i principali compiti previsti dal Regolamento attuale, sicché possa operare con continuità e trasversalità a sostegno di scelte amministrative orientate sempre più al riconoscimento effettivo dell’equilibrio di genere in tutti i luoghi decisionali del territorio comunale».
«Volentieri abbiamo accolto la richiesta di un parere tecnico da parte delle Consigliere per la proposta di un nuovo regolamento per la Commissione e P.O. Regolamento che, nella sua formulazione, riteniamo moderno e aggiornato secondo le linee guida europee (EU Gender Action Plan 2021-2025 pubblicato dalla EU il 24/11/2020, promulgata dalla FEMM). Auspichiamo che la Commissione possa diventare uno strumento veramente utile per la promozione di politiche di genere di senso e di un’agenda politica articolata. Crediamo inoltre che la Commissione debba essere il luogo per eccellenza di una politica delle donne e per le donne, trasversale e dove abbandonare i personalismi, a favore delle competenze». Ha affermato Valentina Colli, presidente dell’UDI, Unione donne italiane.
Ignazia Bartholini, che ha seguito con favore le fasi di formulazione della proposta, ritiene che «un confronto leale fra gruppi consiliari di diversa identità politica, sia auspicabile oltre che doveroso».
«Confidando nella sensibilità che l’assessora ha più volte manifestato sulla questione – concludono le due Consigliere – auspichiamo che a tali ripetute dichiarazioni d’intenti si dia finalmente seguito in modo concreto, e che l’atto venga prontamente portato in Consiglio Comunale per l’approvazione e reso esecutivo al più presto. Una Città che si è candidata a capitale della Cultura e che intende proseguire il percorso avviato non può sottrarsi o rimandare oltremodo una scelta che testimonia la consapevolezza che le pari opportunità impongono un cambiamento culturale che parte innanzitutto dalle decisioni delle istituzioni».