L’imprenditore alcamese Vito Nicastri, il “re” dell’eolico da Roma in giù, è stato assolto dall’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa: la Corte d’Appello di Palermo ha ribaltato il verdetto dei giudici di primo grado che lo avevano condannato a 9 anni di reclusione.
Nicastri è stato condannato, invece, per intestazione fittizia di beni a 4 anni 3 mesi. Dall’accusa di concorso esterno è stato scagionato anche il fratello Roberto, condannato pure lui solo per intestazione fittizia a 2 anni e 8 mesi. Entrambi sono stati scarcerati.
Per gli inquirenti Vito Nicastri sarebbe uno dei “finanziatori” della latitanza del capomafia latitante Matteo Messina Denaro. L’imprenditore era stato condannato con il rito abbreviato.